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Liceo “Tedone”, l’opposizione propone il ricorso al Tar

La Redazione
​Oggi l'argomento in discussione in Consiglio comunale. La dirigente scolastica Loiudice: «Le motivazioni addotte dalla Giunta regionale sono inconsistenti. Ci chiediamo perché è successo questo»​
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Nella Delibera di dimensionamento scolastico dello scorso dicembre, la Giunta regionale ha autorizzato l’attivazione dell’indirizzo scientifico nel Polo liceale “Sylos” della vicina Terlizzi. Una decisione che a detta di molti comporterebbe un grave danno per il “Tedone” di Ruvo di Puglia, che da circa 80 anni forma i giovani del territorio. «Un baluardo della cultura scientifica, un punto di riferimento solido per la formazione, un connubio di competenze matematico-logiche-scientifiche e linguistiche», così come l’ha definito Mariatiziana Rutigliani nell’incontro durante il quale l’opposizione ruvese di centrodestra ha illustrato ai cittadini la situazione attuale, proponendo di attivarsi contro la recente decisione.

Dopo un excursus storico sulla vicenda, sono stati descritti stato dell’arte e prospettive future. Nonostante un buon numero di iscrizioni anche per il prossimo anno, il “Tedone” consta oggi di una popolazione di 1084 alunni, contro i 1200 del periodo 2012-2013, considerando la crisi demografica in corso. L’attivazione dell’indirizzo scientifico a Terlizzi comporterebbe a regime la perdita dell’autonomia scolastica di un’eccellenza del territorio e lo spreco di idonei e congrui investimenti di risorse umane e materiali. Queste ultime resterebbero infatti inutilizzate, laddove gli studenti dovessero diminuire, con immediato e tangibile spreco di denaro pubblico. Di contro, l’allestimento di strutture, aule e mezzi in altra sede genererebbe un ulteriore aggravio economico.

Avendo circa dieci anni fa il Comune di Ruvo di Puglia ceduto dei suoli alla (allora) Provincia di Bari per la realizzazione di 15 nuove aule del plesso scolastico, «noi come Amministrazione comunale possiamo inserirci sia per far valere le ragioni del ricorso al Tar, sia per dimostrare l’interesse alla ferma difesa di un’istituzione scolastica importantissima, che per nessun motivo al mondo deve essere sminuita nel suo valore». A dirlo è il consigliere Antonello Paparella, il quale solleciterà il Sindaco a interessarsi di queste tematiche «che rappresentano il nostro patrimonio» e promette che «anche in questo andremo fino in fondo». Proprio su richiesta della minoranza, l’argomento è in discussione al punto 12 dell’ordine del giorno del Consiglio comunale odierno.

Complimenti per il lavoro fatto sono arrivati dalla dirigente scolastica del “Tedone” Domenica Loiudice, secondo la quale «le motivazioni addotte dalla Giunta regionale sono inconsistenti, quindi ci sono i termini per fare ricorso al Tar». Pone poi l’accento su un paradosso. Quest’anno, infatti, grazie a un finanziamento di 40mila euro, sono state realizzate tre nuove aule, evitando finalmente di dover utilizzare la succursale. Quindi l’autorizzazione al Polo liceale terlizzese giunge «proprio l’anno in cui diventiamo autonomi – sbotta la Preside -, in cui tutte le attività vengono svolte in un unico plesso. Ci chiediamo perché è successo questo».

E se il ricorso non intenderà farlo l’Amministrazione, «la legittimazione la può ottenere anche un gruppo di cittadini che voglia difendere l’interesse pubblico della comunità – consiglia l’ex sindaco Matteo Paparella -. Non perdiamo tempo a sensibilizzare chi ha ormai dimostrato di essere insensibile da un punto di vista politico. Non perdete tempo con la struttura regionale scolastica, che è filo governativa (e questo è un male), non è più autonoma nelle decisioni».

lunedì 11 Febbraio 2019

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