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Disagi nel ritiro di farmaci al presidio ospedaliero di Ruvo, la denuncia dell’onorevole Gemmato

La Redazione
Il ​segretario della Commissione Sanità: «Fatte salve preparazione e disponibilità del personale, si lamenta l'inadeguatezza dei luoghi, non consoni ad accogliere pazienti affetti da patologie gravi​»
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«In qualità di segretario della XII Commissione Sanità Affari Sociali alla Camera dei Deputati, ho ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini, anche terlizzesi, in merito alla distribuzione di farmaci presso la farmacia ospedaliera del presidio di Ruvo di Puglia». Lo dichiara il deputato pugliese di Fratelli d’Italia Marcello Gemmato. «Fatta salva l’assoluta preparazione e disponibilità dei farmacisti e del personale tutto – prosegue -, si lamenta l’inadeguatezza dei luoghi, non consoni ad accogliere pazienti affetti da patologie gravi (trapiantati, diabetici, immunodepressi ecc).

Come testimoniato nelle foto allegate (che vedete a corredo dell’articolo, ndr), i pazienti sono costretti a stazionare all’aperto con automezzi che transitano, soggetti a intemperie, se non al riparo di una piccola pensilina, con assoluta carenza di comfort minimi e in assenza totale di privacy. A tutto questo va aggiunto che l’erogazione dei farmaci avviene per otto ore e mezzo alla settimana, il martedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 e il giovedì dalle 9 alle 12.30.

Questa ristrettezza oraria comporta il determinarsi di code interminabili, che costringono i pazienti affetti, come detto, da patologie importanti, a levatacce per poter ritirare un bigliettino in forza del quale ritirare dopo ore il medicinale (con la speranza che lo stesso ci sia), onde evitare di ripercorrere lo stesso iter. Tutto questo pone inoltre i pazienti di Terlizzi, o i loro congiunti, nella condizione di dover raggiungere a orari proibitivi e con mezzi propri il presidio ruvese, con notevoli costi sociali ed economici.

Chiederò – conclude Gemmato – un incontro con i vertici dell’azienda ospedaliera per avere ragguagli e, soprattutto, capire se si tratti di un caso isolato o se la distribuzione diretta dei farmaci da parte delle Asl provochi in altre parti della Puglia e dell’Italia i medesimi disagi. Ciò detto, chiediamo che venga immediatamente posto rimedio a questa situazione incresciosa che vede cittadini pugliesi malati fortemente penalizzati».

giovedì 28 Febbraio 2019

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