«Allorquando è stata divulgata la giusta e dovuta ufficialità
del protocollo
per la mostra permanente dei reperti archeologici rinvenuti nell’agro ruvese,
mi sono commosso tanto quasi da piangere per la gioia!». A scriverlo è Francesco
Paolo Paparella, coordinatore cittadino del Movimento Sociale Fiamma
Tricolore in una lettera aperta indirizzata al sindaco Pasquale Chieco.
«Finalmente – prosegue -, dopo una lunga attesa durata 26 anni,
dopo le primordiali timide iniziative in merito intraprese dall’allora assessore
alla cultura Francesco Di Palo, e soprattutto grazie a un’ottimale azione
sinergica espletata dal sindaco pro-tempore Pasquale Roberto Chieco e dall’attuale
assessore alla Cultura Monica Filograno (peraltro non cittadina ruvese) –
ai quali vanno i miei più sentiti e calorosi ringraziamenti – Ruvo di Puglia
può solennemente manifestare l’infinita identità culturale di altissimo livello
che le è stata sempre congenita, ma sovente occultata e quasi inespressa.
Purtroppo, con molta afflizione, sono obiettivamente costretto
ad affermare che le civiche amministrazioni degli ultimi predetti 26 anni hanno
avuto assessori al ramo esclusivamente dediti a stucchevoli “zinnannà” e a
raccogliere pragmatici applausi sul palco, a mò di noiosa ritualità.
Un doveroso senso di equità mi impone parimenti di rivolgere un
sincero ringraziamento al Ministero ai Beni Culturali, al direttore regionale Eugenia
Vantaggiato, e in particolare al soprintendente Luigi la Rocca, in quanto è
anche grazie al loro acclarato spirito di collaborazione che Ruvo di Puglia
riesce a riappropriarsi della propria identità, così innestando un nuovo volano
economico i cui frutti sicuramente si raccoglieranno nel medio e lungo
termine.
In questa mirabile circostanza, e anche in presenza di
qualsivoglia controversia in merito alle rispettive e individuali idee
politiche, è doveroso riconoscere il merito all’avversario, dimostrando un
grado di deferenza e rispetto. Onore al merito! (È proprio da dire…).
Tuttavia una nota dolente avverso il nostro stimato Sindaco la
debbo purtroppo esternare, nella speranza che nell’immediatezza, con il Mibac,
porti a compimento a livello nazionale il primo progetto pilota degno del terzo
millennio», conclude Paparella, auspicando infine «di addivenire ancora a forme
di congratulazioni per l’adozione di eventuali prossime iniziative finalizzate
al sempre maggior sviluppo e benessere della nostra città».