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Forza Italia, i consiglieri comunali presentano due mozioni su giustizia e sport

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
​Mariatiziana Rutigliani, Antonello Paparella e Orazio Saulle chiedono che si discuta della riapertura della sezione staccata del Tribunale e dell'adozione di bandi di gestione delle strutture sportive​
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Giustizia e sport
sono al centro delle due mozioni presentate dai consiglieri comunali
Mariatiziana Rutigliani, Antonello Paparella e Orazio Saulle di Forza Italia
per essere iscritte all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale.

In una, i tre consiglieri chiedono che si discuta
sulla revisione della geografia giudiziaria e sulla possibile riapertura a Ruvo
di Puglia della sezione distaccata del Tribunale di Trani,
alla luce della nuova
proposta di riforma della giustizia del guardasigilli Alfonso Bonafede, che
prevede il ripristino delle sedi giudiziarie cancellate con la riforma
Severino (d. lgsl 7 settembre 2012, n. 155 cd. ”taglia-tribunalini”).

La riapertura della
sezione ruvese del Tribunale, soppressa nel 2013, secondo i tre consiglieri
sarebbe auspicabile dato che si coprirebbe un vasto bacino di utenza (Ruvo di
Puglia, Corato e Terlizzi) e considerata anche l’eccellenza in ambito
giudiziario raggiunta negli anni dalla stessa sede: circostanza che potrebbe
infondere nuovamente fiducia nell’amministrazione della giustizia tanto lenta – ma è un problema di rilevanza
nazionale – da indurre spesso Strasburgo a bacchettare l’Italia per la
violazione dei diritti umani.

Allo stato attuale,
infatti, utenti e operatori della giustizia vivono una grande situazione di
disagio, dovuta all’inadeguatezza e carenza di aule di udienza e stanze di
cancelleria nella sede di Trani.

Tra l’altro, l’accorpamento delle sezioni distaccate di Ruvo di Puglia, Molfetta e Andria a
Trani non ha fatto diminuire i costi della giustizia.

Nell’altra mozione, i
tre consiglieri chiedono la predisposizione, in tempi brevi e dopo il passaggio
nelle apposite Commissioni consiliari, di manifestazioni di interesse o di bandi pubblici per l’assegnazione, ai soggetti interessati,
della gestione di tutti gli impianti
sportivi
– in particolare dei campi in via Paolo VI e in via Madonna delle Grazie – ma anche di
parchi e giardini comunalicome Parco
Levi, per esempio.

Allo stato attuale,
non esiste alcun bando per l’assegnazione pluriennale delle strutture
sportive e a rilevanza sportiva
ritardando, così, una possibile riqualificazione delle stesse, i conseguenti
benefici per la comunità nonché gli introiti per il Comune.

Il comune di Ruvo di
Puglia dispone di numerose strutture a rilevanza sportiva che, in alcuni casi,
sono fatiscenti, mettendo a rischio l’incolumità dei numerosi iscritti alle
associazioni sportive che ne fanno uso, anche temporaneo.

La selezione dei
soggetti interessati, secondo i consiglieri, dovrebbe avvenire sulla base della valutazione di un progetto di gestione degli impianti
sportivi in cui siano evidenziati costi e margini di copertura; di uno studio di
fattibilità per la dotazione di servizi e attività complementari per la
redditività dell’impianto con relativo progetto preliminare
dell’intervento “accompagnato da un piano
economico-finanziario dell’iniziativa e dall’accordo con una o più
associazioni o società sportive utilizzatrici in via prevalente dello stesso
impianto”.

I consiglieri sottolineano, poi,come alcune associazioni sportive abbiano
già inoltrato richiesta per poter
disporre, sempre previo bando o
manifestazione di interesse, di alcune strutture comunali accollandosi i costi
di riqualificazione, ma pare che l’Amministrazione non si sia espressa nel merito.

Con questa mozione,
in sintesi, si intende sollecitare un maggior coinvolgimento, anche di soggetti
privati, nella gestione dei beni pubblici sportivi che deve essere ottimale, prevedendo cioè anche un sistema di cura e sorveglianza che impedisca dispendio
di danaro pubblico per far fronte a danni o cattiva manutenzione degli impianti
stessi; deve essere conforme alla più
recente normativa di settore; deve essere sostenibile in quanto è fondamentale un bilanciamento
tra gli interessi propri del soggetto gestore e quelli dell’Amministrazione.

Sempre secondo i
consiglieri, l’Amministrazione, inoltre, dovrebbe introdurre convenzioni che
regolano la capacità di promozione dell’impianto da parte del soggetto gestore
e il rispetto del sistema tariffario dei servizi rivolti all’utenza; i vincoli
sociali di utilizzo; il numero di giornate di uso riservato degli impianti a
titolo gratuito per iniziative organizzate dalla stessa. In tal modo si coprirebbero le spese di
gestione e “l’Amministrazione potrà essere incentivata alla
riqualificazione e coprire con detti proventi eventuali finanziamenti a costo
zero già previsti dalle convenzioni tra l’Anci e l’Istituto di Credito sportivo e la Lega nazionale dilettanti e professionisti o da
finanziamenti regionali di settore che sino a ora sono stati ignorati”.

martedì 15 Ottobre 2019

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