Il 25 aprile 2020, 75° anniversario della Liberazione dell’Italia dal Nazifascismo, nel tempo del Covid-19, sarà ricordato a Ruvo di Puglia per il silenzio che avvolge Piazza Bovio, dove sorge il Monumento ai Caduti, e per le sole quattro persone che rendono omaggio a chi ha combattuto per restituire dignità alle persone e a una nazione.
Quelle persone rappresentano la comunità e anche il passato ruvese. Sono il sindaco Pasquale Chieco; il Referente Anpi di Ruvo di Puglia; il Responsabile dell’Associazione dei Bersaglieri di Ruvo di Puglia e il Comandante della Polizia Locale.
Dopo aver deposto la corona d’alloro ai piedi della statua della Vittoria, il Sindaco ha tenuto un commosso discorso in onore di quegli uomini e quelle donne che hanno combattuto per la Libertà, perdendo talvolta la vita.
Sono uomini e donne che hanno reso onore a quella Libertà conquistata, tirandosi su le maniche, lavorando, cooperando secondo i valori che sono alla base della Costituzione italiana.
Sono persone che sono state animate anche dal senso di responsabilità comune.
E questi giorni dimostrano che è necessario essere responsabili, avere cura e rispetto dell’altro secondo le regole del vivere civile che salvaguardano la comunità.
C’è chi, anche in questo giorno, vuole opporre divisioni politiche e geografiche prive di senso.
Il Sindaco pensa alle generazioni che il Covid-19 sta portando via – quelle generazioni che hanno anche vissuto il secondo conflitto mondiale -; persone che vanno via nel silenzio, senza un abbraccio.
E non bisogna dimenticare anche l’emergenza sociale.
«Ognuno faccia la sua parte – prosegue il Primo Cittadino -. Abbiamo un grande bisogno di incarnare i valori della libertà, i valori consacrati nella Costituzione.
L’augurio che faccio a tutti è quello di trovare motivazioni giuste, in questo giorno particolare, unico, storico; di trovare la forza per reagire con coraggio e determinazione. Viva l’Italia!»