Pubblicato dalle edizioni Youcanprint l’ultimo libro di Salvatore Bernocco, intitolato “Aldo Moro – Lo Statista, il Ministro degli Esteri”.
Nel suo lavoro, l’autore ripercorre i tratti salienti della politica morotea, soffermandosi su quella estera.
Moro, come è noto, fu ucciso e il suo corpo fu ritrovato il 9 maggio 1978 a Roma in via Caetani, a metà strada tra la sede della Democrazia Cristiana e quella del Partito Comunista Italiano.
Il significato, secondo Bernocco, era fin troppo chiaro: no al Governo di solidarietà nazionale. Sempre secondo l’autore, Moro pagò con la vita la sua apertura al PCI, il quale, dopo il suo rapimento, si attestò sulla linea della fermezza. Moro se ne lamentò in una delle sue lettere dalla prigionia, ma tutto fu vano.
«Lui aveva aperto al PCI, forse troppo in anticipo sui tempi, e il PCI gli aveva chiuso le porte. Anche la DC si mostrò impacciata e quasi paralizzata, abbandonando lo Statista di Maglie al suo atroce destino, su cui vi è ancora molto da chiarire.
Il senatore Carlo Bo parlò di delitto di abbandono. Abbandono da parte delle istituzioni, dei partiti, dei sedicenti amici».
Il saggio politico è disponibile in qualsiasi libreria o sui siti web. A Ruvo di Puglia, si trova nella tabaccheria di Maurizio Lobosco in piazza Bovio.