Politica

Consiglio Comunale “deserto”, la replica del consigliere Francesco Summo

La Redazione
​In risposta alle dichiarazioni del sindaco Pasquale Chieco e del collettivo di Sinistra Ruvese, sul mancato svolgimento del Consiglio Comunale di ieri per mancanza del numero legale
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Si intuisce indignazione nel post pubblicato dal consigliere di maggioranza Francesco Summo, di AppDem, corrente fluida nata in seno al Partito Democratico, dopo lo “je accuse” del sindaco Pasquale Chieco e del collettivo di Sinistra Ruvese sul mancato svolgimento del Consiglio Comunale di ieri per assenza del numero legale, dovuto alla mancata partecipazione di alcuni Consiglieri di maggioranza, tra cui Giovanni Turturro e lo stesso Summo.

Ma se nel post del Sindaco, Turturro pare sia assente giustificato, non è tale il consigliere di AppDem che non ci sta e affida a Facebook la propria replica:

«Ho letto, come molti, il post pubblicato dal Sindaco relativo alla mia assenza in Consiglio e, ovviamente, in poche righe è stato capace di mistificare i fatti, la realtà e la fantasia connessa.

Evito di riprendere i sottostanti commenti sgradevoli e inopportuni: la pochezza dilagante che ci circonda ammalia una sparuta minoranza di soggetti avvezzi ai commenti facili tramite tastiera.

In data 28 luglio, alle 11.48, ho “tentato” di chiamare il Presidente del Consiglio comunale (Michele Scardigno, ndr), che per ruolo e rappresentanza è (si presuppone) il soggetto deputato a ricevere le comunicazioni di un consigliere che voleva riferirgli la sua impossibilità, per impegni di lavoro confermati, a essere presente al Consiglio che si sarebbe dovuto tenere il giorno 29 luglio. Cosa che tra l’altro avevo già riferito qualche giorno prima.

La risposta è stata lapidaria: “Ti richiamo dopo”.

Il dopo non è mai arrivato.

Non soddisfatto e preoccupato del fatto di dover comunicare la mia assenza, mi sono premurato di chiamare il capogruppo del Partito Democratico (Mario Paparella).

Anche questa volta non c’è stata alcuna risposta.

Ancora stamattina (ieri, ndr) ho provato, sempre invano, a contattare il mio capogruppo e anche oggi telefono staccato.

Una semplice riflessione: a chiamare è un consigliere comunale e mi permetto di dire che qualche attenzione in più vada posta e ovviamente non immaginavo assolutamente che i numeri mancassero, specie perché non vi è una comunicazione fluida tra di noi…. e mi fermo qui.

Ho ricevuto una telefonata alle 14.04 di questa mattina, cioè ben oltre l’ora di tolleranza consentita. Cioè a consiglio concluso. E senza tra l’altro che fossi a Ruvo.

Lascio a voi tirare le conclusioni.

Quale sarebbe il senso di questa telefonata mi risulta strano, ma ne prendo atto, anzi faccio una riflessione: esistono forse consiglieri di serie A e di serie B? Esistono pecore bianche e pecore nere? Forse.

Sono contento allora di essere “sbagliato” in questa Amministrazione di finti giusti.

Il mio dovere è sicuramente un altro ed è stato rispettato: trovate un provvedimento finale che il sottoscritto non abbia votato favorevolmente, da quello più piccolo al bilancio (su cui ora risponderò a chi parla di paturnie). Se qualcuno sta aspettando un voto contrario da parte mia per essere ancora di più additato di non so cosa, mi spiace, ma non riceverà alcuna soddisfazione. I tempi della caccia alle streghe sono lontanissimi…

Ho espresso giudizi critici? Certo!

Ho letto commenti relativi all’esercizio del ruolo di consigliere comunale.

Mi preme raccontarvi un fatto: ho presentato un ordine del giorno relativo alla proroga delle concessioni degli impianti sportivi comunali e di sostegno alle attività private per il pagamento dei canoni di locazione o alla individuazione di altre forme di sostegno per poter consentire a questo tipo di attività e alle figure professionali che ruotano intorno di poter trovare un aiuto concreto da parte nostra.

Un ordine del giorno assolutamente condivisibile, condiviso con il gruppo del Pd in una riunione tenuta in data 21 aprile 2020, in piena emergenza Covid.

La verità sapete qual è?

Evidentemente per taluni si è rivelato un atto di lesa maestà.

L’ordine del giorno da me presentato non ha registrato alcuna contestazione.

E invece qualcosa covava, tanto è vero che nell’ultimo consiglio comunale il capogruppo, che aveva ricevuto indicazioni (da chi?), mi proponeva il ritiro, sebbene fosse condiviso e mi “offriva” la proposta di portarlo come “maggioranza”.

Ovviamente non mi sono rifiutato di presentarlo a nome dell’intera maggioranza, non avevo motivi per non farlo, ma ho rispedito al mittente (chi è non si sa) l’idea che fosse un’estemporanea perché così evidentemente non era e ho ribadito il fatto che nell’esercizio delle mie funzioni fosse legittima la presentazione di quell’ordine del giorno.

È mai accettabile una simile proposta?

Questi sono i fatti.

Come anche, per rispondere a chi ha parlato di paturnie dall’alto del seggiolino su cui sono saliti e dal profondissimo distacco che hanno (loro) dalla realtà (esclusa, ovviamente, la cricca degli amici e compagni): sono sempre gli stessi che non hanno mai abbandonato la vecchia e decrepita idea manichea per la quale ci sono da una parte i bravi, gli integerrimi (si fa per dire…) e dall’altra i cattivi. cioè quelli che fanno solo bassa politica.

Non si sono ancora smentiti e imperterriti continuano a percorre questa strada, perché loro sono i migliori e non consentono di ricevere giudizi critici.

La verità è un’altra e non certo per andare contro qualcuno, ma le mistificazioni (costanti della realtà, un classico di taluni e talune…) vanno spedite al mittente.

Per chiarezza per chi legge e non mastica di bilanci pubblici, la verità è un’altra: le somme sono lì, non spariscono. Le buche delle strade non si chiudono domani. Neanche dopodomani.

L’approvazione del consuntivo non inficia la possibilità di poterle chiudere attraverso un programma serio che comunque non c’è neanche in questo bilancio che io ho votato!

Più semplicemente nel bilancio previsionale non ci sono somme per la manutenzione straordinaria delle strade e il consuntivo non prevedeva e non prevede alcuna risorsa in relazione alla manutenzione delle strade, perché riguarda fatti e numeri gestionali dell’anno 2019!!! (questo non lo dicono).

Nel merito: l’eventuale avanzo di amministrazione registrato copre, purtroppo ancora parzialmente, il disavanzo del nostro bilancio comunale legato agli espropri e quindi l’avanzo non può essere utilizzato per altre finalità e non sarebbe assolutamente sufficiente a finanziare una spesa in tal senso che invece deve trovare copertura finanziaria nella programmazione ordinaria che è il bilancio di previsione.

Tutto questo sentivo il bisogno di dirlo perché rispetto a tante ingiurie e post squallidi la mia difesa è doverosa e legittima, affinché sempre più cittadini siano consapevoli di ciò che accade.

Continuerò a essere voce critica (sempre!), valutando di volta in volta i provvedimenti amministrativi soprattutto per quelli che non hanno voce, quelli distanti per tante motivazioni…(e mi fermo qui.)

Ho anche un’altra certezza: sono e resterò legato al Partito democratico (dico democratico…nonostante tutto) e fedele agli impegni assunti.

Arriveranno tempi migliori.

“Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c’è speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all’erta”. (Tiziano Terzani)».

giovedì 30 Luglio 2020

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