Politica

Dalle 7 seggi aperti per le regionali e il referendum costituzionale

La Redazione
Tutte le informazioni utili. ​I seggi si chiudono alle 15. Ieri, alle regionali ha votato il 39,57% degli aventi diritto al voto; al referendum ha votato il 42,64% degli aventi diritto
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Si riaprono questa mattina alle 7 i seggi per le consultazioni regionali e il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.

Gli orari

Si vota sino alle 15. Gli elettori che si trovano nel seggio alla scadenza degli orari stabiliti vengono ammessi a votare nell’ordine in cui sono presenti. L’ufficio elettorale e l’ufficio anagrafe saranno aperti per il rilascio delle carte d’identità e del duplicato delle tessere elettorali.

I documenti

Per poter votare occorre presentarsi al seggio con la tessera elettorale e con un documento di riconoscimento (carta d’identità o altro documento di riconoscimento con fotografia rilasciato dalla Pubblica Amministrazione, per esempio: patente, passaporto, libretto, di pensione, porto d’armi, tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, purché convalida da un comando militare). I documenti sopra elencati possono essere utilizzati anche se scaduti; il documento deve comunque risultare sotto ogni altro aspetto regolare e la fotografia deve assicurare la precisa identificazione del votante. In mancanza di documento l’identificazione può avvenire anche attraverso uno dei membri del seggio che conosca personalmente l’elettore e ne attesti l’identità, oppure un altro elettore del Comune, noto al seggio (provvisto di documento valido), che ne attesti l’identità. Per evitare il possibile sovraffollamento e le code degli ultimi giorni, è consigliabile verificare per tempo il possesso dei documenti necessari per l’espressione del voto.

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Elezioni regionali

I candidati. Otto i candidati alla presidenza della Regione Puglia. In ordine alfabetico: Pierfrancesco Bruni (Fiamma Tricolore); Nicola Cesaria (Lavoro Ambiente Costituzione); Mario Conca (Cittadini Pugliesi – Mario Conca Presidente ); Andrea D’Agosto (Riconquistare l’Italia); Michele Emiliano (Partito Democratico, Senso Civico, Emiliano Sindaco di Puglia, Con Emiliano, Popolari con Emiliano, Puglia Solidale e Verde, Italia in Comune, Pensionati e Disabili, Partito Animalista Italiano, Partito del Sud, Sud Indipendente, Democrazia Cristiana, Sinistra Alternativa, I Liberali e Partito Pensiero e Azione); Raffaele Fitto (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Unione di Centro assieme al Nuovo PSI e La Puglia Domani); Antonella Laricchia (Movimento 5 Stelle e Puglia Futura); Ivan Scalfarotto (Italia Viva, Scalfarotto Presidente e Futuro Verde).

Come si vota. I pugliesi devono eleggere il nuovo presidente e rinnovare il Consiglio Regionale composto da 50 consiglieri. I primi 23 seggi vengono ripartiti a livello circoscrizionale e i restanti 27 a livello di collegio unico regionale. Il sistema di voto è di stampo proporzionale a turno unico. La scheda elettorale è di colore arancione.

La legge prevede la possibilità di esprimere due preferenze di genere diverso all’interno della lista prescelta, e voto per il candidato presidente, su un’unica scheda. È possibile votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro (il cosiddetto “voto disgiunto”). È eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene la maggioranza (anche solo relativa) dei voti.

Alle liste collegate al presidente eletto viene eventualmente assegnato un premio di maggioranza nella seguente misura: almeno 29 seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze superiore al 40%; almeno 28 seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze compresa fra il 35% e il 40%, mentre se scende sotto il 35% verranno assegnati almeno 27 consiglieri. La legge prevede una soglia di sbarramento dell’8% per le coalizioni e le liste che si presentano da sole e del 4% per le liste che si presentano in coalizione.

I candidati consiglieri ruvesi. Con Nicola Cesaria, Angelantonio Minafra (Lavoro Ambiente Costituzione); con Mario Conca, Rosa Ciliberti (Cittadini Pugliesi – Conca Presidente); con Michele Emiliano: Mariantonietta Curci (Popolari con Emiliano); con Raffaele Fitto, Piero Paparella (Fratelli d’Italia); Marika Montaruli (Forza Italia).

Referendum costituzionale

Come si vota. I cittadini devono esprimersi sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato. Si tratta di un referendum confermativo: servirà cioè a confermare l’approvazione di una riforma costituzionale che non ha ottenuto almeno due terzi dei voti in ciascuna Camera. La riforma prevede di ridurre i seggi alla Camera da 630 a 400 e quelli al Senato da 315 a 200. Una riduzione di circa un terzo: si passerebbe dai circa 96mila abitanti per deputato a circa 151mila. Con l’approvazione della riforma sarebbero ridotti anche i parlamentari eletti dagli italiani all’estero: passerebbero da 12 a 8 e i senatori da 6 a 4. Verrebbe inoltre stabilito un tetto massimo al numero dei senatori a vita nominati dai presidenti della Repubblica: mai più di 5.

Il quesito stampato sulla scheda dice: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”. A tutti gli elettori sarà consegnata una sola scheda. Per votare, occorre tracciare una croce sul “sì” o sul “no”. Chi vota “sì” sostiene il taglio, chiede che la riforma sia confermata ed entri in vigore. Chi vota “no” ne chiede invece l’abrogazione.

Per la validità del referendum costituzionale confermativo, a differenza che per il referendum abrogativo, non è previsto dalla legge un quorum di validità: non si richiede, cioè, che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto e l’esito referendario è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori. Possono votare al referendum costituzionale confermativo tutti i cittadini italiani maggiorenni, che il 20 settembre 2020 abbiano già compiuto 18 anni di età.

lunedì 21 Settembre 2020

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