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Vito Angelo Ippedico: «Ripartiamo da verità e militanza»

La Redazione
​Il coordinatore provinciale del Movimento nazionale per la Sovranità, fa una riflessione, quale componente del direttivo locale di Fratelli d'Italia, sul voto e sugli equilibri nel Centrodestra ruvese​
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Vito Angelo Ippedico, coordinatore provinciale del Movimento nazionale per la Sovranità, fa una riflessione quale componente del direttivo locale di Fratelli d’Italia, sul voto e sugli equilibri nel Centrodestra ruvese.

«Ripartiamo da verità e militanza.

Il successo di Fratelli d’Italia a Ruvo di Puglia – oltre il venti per cento e 2.200 voti di lista – (alle scorse Regionali del 20 e 21 settembre scorsi, ndr), si deve a una serie di fattori.

Certamente, l’apporto importante del candidato locale, Piero Paparella, ma anche ben 400 voti dati solo alla lista con la fiammella tricolore e poi ben 550 preferenze date ad altri candidati, tra cui ha spiccato il consigliere barese, Michele Picaro.

Chiarito questo, è evidente che il peso della responsabilità di essere il primo partito ruvese, impone scelte delicate e ponderate, tutt’altro che scontate e “facilone”.

Dal luglio 2005, Ruvo di Puglia non ha più una amministrazione di Centrodestra al timone della comunità e quello che accade anche a pochi chilometri deve far comprendere che solo scelte politiche ponderate, nuove come contenuti — aldilà della anagrafe – stimolanti e partecipative, sono in grado di vincere.

Proprio Fratelli d’Italia in altre parti d’Italia – l’esito della Regione Marche insegna – ha investito su una generazione “Atreju” che ha saputo coniugare militanza politica profonda (e non restyling dell’ultima ora), coerenza e storia esemplari.

A livello amministrativo, questo significa che le candidature devono essere anzitutto condivise all’interno, poi partecipate nella coalizione e infine valutate con gli elettori, che- lungi dall’essere proni esecutori di un tempo – sono oramai all’altezza di poter e dover valutare ed esprimersi anche preliminarmente. Se i partiti impongono, si illudono di avere consenso, soprattutto laddove – come a Ruvo – anche candidature locali non sono state certo attrattive dell’intero elettorato di riferimento, a maggior ragione se provenienti da percorsi non uniformi con la storia seppur recente di Fratelli d’Italia.

Difatti, tra le forze politiche nazionali, la nostra ha un alto valore di attaccamento alle radici e, seppure di recente costituzione, ha saputo dimostrare che apprezza dare un messaggio valoriale e ideale, intenso e coerente.

È quindi fertile il momento dell’aspettativa a Ruvo di Puglia di una candidatura forte e vincente, militante e competente. Con la voglia di scrivere pagine nuove ma di contenuti chiari e lineari. Ariosa e aperta, senza rendite di posizione personalistiche o di sterile astratta appartenenza, ma indefettibile nei valori di riferimento.

C’è? Io ritengo che vi siano tutte le ragioni per trovarla e che in questa ricerca l’intera coalizione debba impegnare, da subito, le migliori e motivate energie di cui dispone, che sono tante, semmai nascoste.

Ruvo di Puglia merita una diversa pagina che segni un periodo lungo di centrodestra».

sabato 3 Ottobre 2020

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