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Consiglio comunale: “Covid hotel e b&b” e “questione Museo Jatta” tra gli argomenti discussi

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Rinviata al prossimo Consiglio la discussione sul Regolamento dei beni comuni, proposto dalla consigliera Pina Picciarelli (Italia in Comune)
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Si aprono con un minuto di silenzio in ricordo dei ruvesi deceduti per complicanze dovute al Covid-19 e di Michele Pellicani, opinionista politico nonché assiduo frequentatore dei Consigli comunali, i lavori della massima assise cittadina riunitasi, in sessione straordinaria, lo scorso 24 novembre in videoconferenza.

Il sindaco Pasquale Chieco, poi, annuncia che gli Uffici comunali competenti sono rientrati, in virtù dell’esercizio di autotutela, nel possesso dell’impianto di lampade votive del Cimitero comunale. Per 15 anni, infatti, il servizio è stato gestito dalla società Flamma Ardens sulla base di un contratto ormai scaduto, come accertato da una sentenza passata in giudicato. Tuttavia, il provvedimento di autotutela è stato impugnato dalla società. Soddisfatto dell’esito dell’annosa controversia il consigliere di opposizione Antonello Paparella (Forza Italia) che in Consigli comunali precedenti, in cui si era discusso della materia, aveva sollecitato l’Amministrazione a reimmettersi nella gestione di un servizio pubblico.

Il consigliere di opposizione Damiano Binetti (Un’altraIDeA per Ruvo) sollecita a porre il divieto di sosta e fermata in via Mameli 25 come richiesto dai residenti da luglio: la via è stretta e le auto parcheggiate non consentono un agevole accesso alle abitazioni.

Invita, inoltre, a rifornire di sacchetti per la differenziata il Centro distribuzione e fa notare come l’app "RuvoMobile" sia priva di contenuti e di non agevole consultazione: il Sindaco risponde che si stanno facendo investimenti nella infrastrutturazione tecnologica e, di conseguenza, si provvederà a migliorare il servizio. Infine, Binetti ringrazia gli Uffici competenti per la reinstallazione dei cestini dedicati alle deiezioni canine.

Il consigliere Giovanni Mazzone (Puglia Popolare) ricorda al Sindaco il conferimento di un encomio al corpo di Polizia Municipale distintosi per la repressione di alcuni gravi reati in città e per l’azione svolta in tempo di pandemia.

Il Piano urbanistico generale è al centro della questione preliminare posta dal consigliere di opposizione Piero Paparella (Fratelli d’Italia), a cui fa eco anche il consigliere Orazio Saulle (Forza Italia): si ritiene che, nel lungo procedimento che condurrà all’approvazione del Pug, sia necessario un ulteriore passaggio in Consiglio Comunale per la riadozione dello stesso alla luce delle osservazioni approvate in assise e adeguate dal tecnico incaricato. L’assessore alla Pianificazione Territoriale Nicola Giordano replica che non è necessario tale passaggio in quanto, stante la circolare interpretativa 1497 del 2005 che si rifà alla legge n. 20 del 2001, dopo l’adozione del Pug (avvenuta a luglio 2019, ndr) il Pug dovrà essere esaminato in Regione per la verifica di compatibilità con la normativa superiore. Dopo l’esame, il Pug ritornerà in Consiglio per l’approvazione se l’esito è positivo; o per l’ulteriore esame se la verifica di compatibilità dovesse dare esito negativo.

La consigliera Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia) sollecita l’installazione di telecamere di videosorveglianza in piazzetta Le Monache e nel centro antico: ci sono troppi episodi di vandalismo e abbandono di rifiuti. Il Sindaco assicura che si sta procedendo in tal senso nell’ambito delle azioni previste nel Duc.

Si passa alla discussione dell’ordine del giorno.

Dopo l’approvazione del verbale dell’assise del 4 novembre (punto 1 odg), si rinvia al prossimo Consiglio la discussione sull’approvazione del Regolamento dei beni comuni (punto 2 odg), proposto dalla consigliera di maggioranza Pina Picciarelli (Italia in Comune). La Consigliera sottolinea la scarsa capacità organizzativa nel portare sul tavolo di discussione un regolamento di interesse pubblico la cui approvazione avrebbe consentito la partecipazione a bandi pubblici.

Si passa alla discussione del punto 3 odg relativo al diniego al piano di recupero proposto per Villa Boccuzzi. I proprietari hanno presentato la relativa istanza che, come spiegato dall’assessore Giordano e sulla base delle verifiche di conformità alle norme fatta dall’architetto Francesca Sorricaro, direttrice dell’Area 5, è stata respinta sulla base di una sentenza del Consiglio di Stato passata in giudicato. Infatti, la villa è un bene A2, di interesse architettonico e non è ammissibile la realizzazione dei lavori proposti: il piano, quindi, nella sostanza non è di recupero. I consiglieri Piero Paparella e Rutigliani, anche sulla base dei sopralluoghi fatti, ritengono che il bene, nello stato in cui si trova attualmente, non si possa considerare più "bene A2": questo significa che si può consentire alla sua realizzazione. Alla fine, il diniego viene ratificato con 9 voti favorevoli (della maggioranza e del consigliere Binetti), 1 astensione (del consigliere Giovanni Mazzone); 6 voti negativi (Piero Paparella, Antonello Paparella, Rutigliani, Saulle e i consiglieri di maggioranza Picciarelli e Summo). Diventa immediatamente esecutivo con 9 voti favorevoli e 7 astensioni.

Si discute, poi, dell’ordine del giorno presentato dal consigliere Francesco Summo (Partito Democratico) riguardante la proroga delle concessioni degli impianti sportivi comunali e il sostegno alle attività private per il pagamento dei canoni di locazione (p. 4 odg). Summo chiede a tutta l’assise di fare proprio questo ordine del giorno, presentato da giugno e tuttavia attuale, alla luce delle attività che saranno poste in essere nei prossimi giorni. Il Sindaco, tuttavia, ritiene che questo ordine del giorno sia contra legem. Summo non intende ritirare il punto, perfettamente conforme alla legge e in linea con l’operato dell’Amministrazione. Si va ai voti e l’ordine del giorno è respinto con 8 voti negativi contro 6 voti positivi.

Si passa all’esame delle interrogazioni, alcune delle quali presentate dal 2019 (punti 5-9 odg). Come quella presentata dai consiglieri di opposizione sull’ingiunzione di pagamento n. 1532/18 della Ditta Divi. Il Sindaco dichiara che non ci sono ancora novità in proposito.

All’interrogazione presentata dai consiglieri Piero Paparella e Binetti sull’esame dell’istruttoria riguardante le pratiche presentate per lo stato di calamità atmosferica per le gelate dal 26 al 28 febbraio 2018 avute sull'intero territorio", risponde Luciana Di Bisceglie, assessora alle Politiche Produttive.

La Regione ha stanziato al Comune 317.244,92 euro: si è provveduto a informare coloro che hanno presentato le istanze che, tuttavia, saranno sottoposte a ulteriore verifica di conformità da parte di un tecnico. I contributi saranno erogati, comunque, entro la fine di gennaio 2021.

Non soddisfa i consiglieri Piero Paparella e Damiano Binetti la risposta all’interrogazione relativa al mercato coperto comunale di via Umberto Giordano. È necessario conoscere la titolarità degli immobili, e cioè se sono comunali o privati, per dare certezze a chi vi lavora. Il Sindaco ritiene che siano necessarie ulteriori ricerche.

I due Consiglieri non sono neanche soddisfatti della risposta all’interrogazione, presentata a gennaio, sul resoconto annuale degli incassi delle soste a pagamento. Nell’anno 2019, sono state elevate multe per 19.652 euro corrispondenti a 4.810 verbali di accertamento per arrivare, con gli incassi dai parcheggi a pagamento, al totale di 96.834 euro. I due Consiglieri avrebbero voluto ricevere copie delle distinte di versamento degli incassi dal direttore di area 7, il comandante della Polizia Municipale Salvatore Berardi, il quale ha dichiarato che non le ha a disposizione.

Risale a gennaio 2020 l’interrogazione presentata sempre dai consiglieri Piero Paparella e Damiano Binetti sul preavviso di sospensione idrica inviate dall'Aqp. Si deve accertare se siano state pagate le fatture relative al 2015-2016.

Si passa a discutere dell’atto di indirizzo presentato dai consiglieri Binetti, Saulle, Rutigliani e Antonio Paparella sulla verifica della disponibilità di strutture ricettive a Ruvo di Puglia, idonee ad accogliere temporaneamente quelle persone che sono contatti stretti di persone positive al Covid-19, asintomatiche o paucisintomatiche con quarantena obbligatoria, che non devono essere ospedalizzate ma hanno alloggi non idonei alla quarantena (presenza di familiari immunodepressi o con patologie precedenti, anziani, soggetti fragili; assenza di spazio in casa per permettere idonea quarantena).

La consigliera Rutigliani, alla luce dell’attuale situazione epidemiologica in Puglia e in città, chiede che sia dato mandato agli uffici comunali di verificare la disponibilità di strutture ricettive, quali hotel e bed and breakfast, sempre che siano idonei; una volta ottenuta la disponibilità, si potrebbe dare mandato agli uffici alla predisposizione di un bando con cui si stipula una convenzione. L'impegno di spesa per attuare questo indirizzo è pari a 40 mila euro, su un utilizzo complessivo di risorse pari a 450mila euro disponibili nel Fondo Covid-19. Il Sindaco spiega che la verifica della disponibilità delle strutture ricettive ad accogliere pazienti Covid è già svolta dalla Prefettura mentre l’assessora Di Bisceglie annuncia che le verifiche sulla disponibilità sono in corso ma, finora, nessuno ha risposto in modo affermativo. Alla fine, accogliendo il suggerimento del consigliere Rino Basile (Ruvo Futura) si emenda l’atto di indirizzo che prevede che la verifica della disponibilità delle strutture ricettive passi anche attraverso l’intervento del Centro operativo comunale. L’atto di indirizzo è approvato all’unanimità.

Si giunge alla discussione dell’ultimo punto all’ordine del giorno, riguardante l’atto di indirizzo presentato dai consiglieri di Forza Italia. Si chiede all’Amministrazione di farsi portatrice, presso il Polo Museale Mibact di Puglia, della richiesta di non consentire la mostra temporanea di 25 vasi della collezione Jatta al Castello Svevo di Bari, presumibilmente per tutta la durata dei lavori di ristrutturazione del Museo stesso. Inoltre, l'Amministrazione, di concerto con gli enti superiori (Soprintendenza, Direzione Regionale dei Musei, Mibact), dovrebbe attivarsi a trovare luoghi di proprietà del Comune idonei ad accogliere i tesori della collezione Jatta. La consigliera Rutigliani propone di lanciare una call rivolta alle imprese per ristrutturare i locali comunali idonei ad accogliere i reperti.

Alla base dell’atto di indirizzo vi è il timore che i 25 vasi non possano ritornare in città, come è accaduto per altri reperti, in un lontano passato, e che Ruvo di Puglia, Città d’arte, perda, nelle more dei lavori di ristrutturazione del Museo, una quota rilevante dei consueti flussi turistici, già ridotti a causa dell’emergenza Coronavirus, come rilevato dai dati forniti dall’Infopoint locale.

Risponde l’assessora alla cultura Monica Filograno la quale assicura che i 25 vasi che saranno esposti temporaneamente a Bari ritorneranno a Ruvo di Puglia («A mostra conclusa, sarà esposto un pannello che reciterà “La mostra prosegue a Ruvo di Puglia» dichiara). Spiega che la decisione di organizzare la mostra nel Castello Svevo non è sua ma della Direzione Regionale dei Musei che dipende dal Ministero dei Beni Culturali, il quale è il “proprietario dei reperti della collezione Jatta”, avendoli acquisiti nel 1993. Inoltre, sottolinea che si verrà a creare un circuito turistico tra Bari e Ruvo di Puglia, città che sa aprirsi al mondo.

Assicura che i lavori dureranno 9 mesi dall’inizio, sempre che non intervengano ostacoli di forza maggiore. Certo, la Pinacoteca è un luogo idoneo ad accogliere i tesori, ma attualmente è chiusa per lavori di ristrutturazione. Inoltre, Filograno ricorda che a Ruvo di Puglia, grazie a una convenzione con la Soprintendenza, ritorneranno i reperti trovati in città e conservati a Bari e a Taranto: questo significa che la volontà dell’Amministrazione è quella di custodire in città gli antichi tesori e non di disperderli. L’idea, poi, di custodire i reperti in altri locali in città, nelle more di chiusura del Museo, è per lei improbabile, vista la complessità dell’iter procedurale relativo alla custodia del patrimonio archeologico e storico.

La consigliera Rutigliani, tuttavia, fa notare che sarebbe stata opportuna una adeguata informazione su questo progetto. Le fa eco il consigliere Antonello Paparella che vorrebbe maggiore chiarezza sulla data di inizio dei lavori e un documento ufficiale con cui si dichiari che i reperti ritorneranno in città. Interviene la consigliera Lia Caldarola (Sinistra Ruvese) che suggerisce di ritirare l’ordine del giorno e di ripresentare uno congiunto rivolto al MiBact in cui si chiede cosa sarà dei reperti una volta scaduto il termine fissato per l’esposizione temporanea a Bari, qualora il Museo dovesse essere ancora chiuso. Si potrebbe pensare alla sottoscrizione di un Protocollo che garantisca, comunque, il ritorno in città?

Ma i consiglieri di Forza Italia non ci stanno: l’atto di indirizzo così come formulato da loro è corretto. Si passa alla votazione: l’atto è respinto con 7 voti negativi della maggioranza contro i 5 favorevoli dell'opposizione.

La seduta termina alle 00.30.

domenica 29 Novembre 2020

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