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Esercitazioni militari sulla Murgia, Rifondazione Comunista: «Ecco in fumo nuovi ospedali e scuole»

La Redazione
La sezione ruvese del Partito, in una nota, condanna lo svolgimento delle esercitazioni militari nel Parco dell'Alta Murgia e riflette sugli investimenti eccessivi a favore della Difesa​
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La sezione ruvese del Partito di Rifondazione Comunista di Ruvo di Puglia, in una nota, condanna lo svolgimento delle esercitazioni militari nel Parco dell’Alta Murgia e fa una riflessione sugli investimenti eccessivi del Governo italiano a favore della Difesa.

«Mentre l’Italia affonda sotto i colpi della pandemia da Covid-19, mentre la maggioranza degli italiani con grande sofferenza convive ogni giorno con disoccupazione, povertà, stipendi da fame, un servizio sanitario allo sfascio e un sistema scolastico in crisi, a due passi da noi, sulla Murgia accade quel che accade ormai da tanti anni e che è l’emblema di quali siano, ancora oggi, le priorità per certa politica: proseguono, infatti, le esercitazioni militari nel poligono di Torre di Nebbia della Brigata Meccanizzata Pinerolo e del 7° Reggimento Bersaglieri.

Sulla Murgia dunque, continuano a scorrazzare carri armati e mezzi di ogni tipo, continuano ad esplodere bombe, in un territorio, ricordiamolo sempre, che è Parco Nazionale e che dunque andrebbe tutelato e preservato.

La soluzione a molti dei problemi che il popolo italiano sta affrontando in questo duro periodo va in fumo quindi a qualche chilometro da noi. Sì perché nel 2021, dopo un 2020 in cui il Covid ha messo a nudo le fragilità del sistema sanitario e di quello scolastico, il governo targato Pd–5 Stelle, con la legge di bilancio, ha deciso di continuare a spendere 6 miliardi per sommergibili, fregate, cacciabombardieri, blindo veloci, lanciamissili e chi più ne ha più ne metta.

Da ricordare che da qui al 2035 dei 146 miliardi di investimenti pubblici programmati ben 37 (il 25% del totale) andranno alla Difesa (non dal Covid, ma da invasioni marziane) e solo qualche spicciolo a sanità e istruzione. Nell’emergenza della prima ondata il nostro sistema ha quasi chiuso completamente, non l’eccezione delle «attività strategiche»: sono state considerate tali anche le industrie che fanno armi. Alcuni lavoratori si sono ammalati di Covid-19 per montare le strategiche ali dei cacciabombardieri.

Venendo alla manovra finanziaria, nel 2021 il solo bilancio del Ministero della Difesa prevedrebbe, infatti, al momento un aumento di 1,6 miliardi arrivando al totale di 24,5 miliardi di euro. Analizzando i capitoli specificamente legati all’investimento troviamo poco oltre i 4 miliardi di euro allocati sul Bilancio del Ministero della Difesa e circa 2,8 miliardi in quello del Ministero per lo Sviluppo Economico, a cui vanno aggiunti i 185 milioni per interessi sui mutui accesi dallo Stato per conferire in anticipo alle aziende le cifre per specifici progetti d’arma pluriennale. Ciò porterebbe dunque ad un totale di ben 6,9 miliardi che probabilmente è una sovrastima ma che ci consente di confermare la nostra valutazione di 6 miliardi spesi nel 2021 per nuove armi.

Vogliamo fare noi qualche esempio di quanto costano queste armi e cosa si potrebbe fare con gli stessi soldi? Con i soldi di un carro armato ariete (7milioni) potremmo riaprire 20 piccoli ospedali e con il costo di una fregata potremmo assumere 1200 infermieri per 10 anni. Al posto di un blindo centauro (13milioni) potremmo dare 2800 borse di studio per studenti fuori sede. Con i soldi che spendiamo (44milioni) per un elicottero nh-90 potremmo acquistare 4.500 ventilatori polmonari. Al posto di spendere soldi per un pattugliatore d’altura ppa (427milioni) potremmo ammodernare 410 ospedali.

E non ci facciamo mancare niente, abbiamo pure i sottomarini: con i soldi (670milioni) di un sommergibile U-212 potremmo pagare lo stipendio a 1000 medici per dieci anni. Non può mancare una nave anfibia che ha per nome «Trieste»: con gli stessi soldi (1miliardo e 171milioni) potremmo abolire le tasse universitarie ad un milione di studenti. Dulcis in fundo i cacciabombardieri F35. Siamo arrivati al costo di 195milioni di euro. Potremmo rimettere a nuovo con gli stessi soldi 380 scuole che cadano a pezzi.

Basterebbe destinare questi fondi alla sanità e all’istruzione. Chi ci difende di più dal Covid-19: una santabarbara di armi o una sanità che funziona?».

mercoledì 9 Dicembre 2020

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Francesco tedone
Francesco tedone
3 anni fa

Buona sera visto che siete stati tanto bravi in questo vostro articolo a fare un confronto abbastanza esauriente su quanto si spende per gli armamenti che non servono a niente e cosa si sarebbe potuto fare se quei soldi venissero spesi per la sanità o per altre cose più importanti, perché non lo dite ai vostri amici del PD visto che siedono con voi sugli scranni in parlamento? Avete istituito insieme alle altre forze politiche il parco dell' Alta Murgia, sono stati spesi molti soldi ed il risultato è sempre lo stesso.Ora alla luce di quanto da voi sopra esposto vorrei vedere se siete capaci di protestare anche a Montecitorio visto che fra i rappresentanti che ci governano vi sono anche onorevoli del vostro partito politico.ciao e buona notte.

Roberto merli
Roberto merli
3 anni fa

Ma siete informati per ciò che avviene nel Mediterraneo? Leggete, studiate e confrontatevi con la realtà. Basta con il populismo, sia quello di destra, che quello di sinistra.

Casimiro Frangella
Casimiro Frangella
3 anni fa

Cosa c'entra la pandemia con le esercitazioni militari! Vogliamo una F.A. efficiente? Lasciamola lavorare!

Eugenio Auletta
Eugenio Auletta
3 anni fa

Ragazzi ma rispondiamo pure ad un articolo di rifondazione comunista, solo la parola “rifondazione” fa immaginare ad un manipolo di irriducibili che vogliono mantenere qualcosa che storicamente si è dimostrato un fallimento. Premetto che non appartengo a nessun colore, ma questi, per chi ha tempo di lèggersi i verbali delle commissioni bilancio, etc. (Soprattutto quando si parla di legge di bilancio) sono stati responsabili della rovina, assieme ad altri piccoli partitucci, dell’economia italiana tassando a più non posso, creando posti di lavoro a 6 euro l’ora senza tutele nel presente e nel futuro… imitando i paesi di ideologia comunista, che oggi si adattano fieramente al capitalismo occidentale. Forse è arrivato il momento di capire che sono fuori da ogni tempo, anacronistici.