Spettacolo

“Cinema Paradiso” alla Winter Edition del 50esimo Giffoni Film Festival: parlano i protagonisti

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
​Oggi pomeriggio, alle 15, sul sito del GFF. Il regista Michelangelo Campanale, Giuseppe Di Puppo, interprete di Totò, e i suoi genitori parlano di un classico della Compagnia "La luna nel letto"
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“Cinema Paradiso”, piccolo capolavoro acclamato da critica e pubblico della Compagnia teatrale “La luna nel letto”, va in scena oggi, alle 15, sul palcoscenico virtuale dello Vivo Giffoni -Street Fest on web della prima edizione natalizia, la Winter Edition, del cinquantesimo Giffoni Film Festival (https://vivogiffoni.it/).
 
Lo spettacolo – una narrazione sospesa tra vita reale e cinema, quotidianità e sogno, crescita e speranza – rientra format “A teatro con mamma e papà” ed è dedicato alla sezione Elements + 10, di cui fanno parte i giovani juror (giurati) e le loro famiglie.
 
Per l’occasione, abbiamo intervistato il regista Michelangelo Campanale, il giovane Giuseppe Di Puppo che interpreta Totò a cui fanno eco i suoi genitori, Giuliana Barile e Leo Di Puppo.
 
Cinema Paradiso nella sezione Street fest on web dell'edizione invernale del Giffoni Festival: perché proporre questo classico della Compagnia?
Michelangelo Campanale: «Cinema Paradiso nasce dalla mia passione per il cinema. Fin da piccolo pensavo che tutto il mondo fosse un set cinematografico. A volte penso di amare più il cinema che il teatro. In questo spettacolo le mie grandi passioni dialogano tra loro.
“Cinema Paradiso” è l’esatto connubio tra il teatro e il cinema per i ragazzi. E Giffoni è uno dei festival più importanti per le produzioni destinate ai ragazzi. Il Cinema e il fumetto, a volte considerate arti minori, sono le forme d’arte più innovative,  appassionano tantissimo le nuove generazioni, tanto che possiamo considerarli anche veri e propri strumenti pedagogici, che quindi facilitano il dialogo tra le generazioni. Non a caso il protagonista dello spettacolo è un bambino, interpretato da un bambino, Giuseppe Di Puppo, che per anni ha praticato laboratori teatrali e di movimento al Teatro Comunale e che, grazie al grande supporto della famiglia, ha dato vita a un personaggio straordinario. É stato bellissimo lavorare con Giuseppe, andare insieme in tournée, non solo per me ma per tutta la compagnia. Giuseppe è cresciuto tantissimo. Il palcoscenico la sua scuola. Una grande lezione per tutti. Siamo stati ovunque con questo spettacolo, ma non scorderò mai il pubblico di Bogotà, in Colombia, in piedi in un lungo applauso di dieci minuti tra lacrime e sorrisi!».
 
"Cinema Paradiso" è la storia di un percorso di crescita. Di quale significato ulteriore si arricchisce nel periodo che stiamo vivendo?
«La parte adulta nostra crede che la comunicazione, a causa del Covid, sia chiusa, molto limitata. “Cinema Paradiso”, scritto in un tempo molto diverso da questo, credo possa far cambiare lo sguardo, perché propone una via alternativa che vale sempre: l’arte naturalmente permette la comunicazione, stimola l’immaginazione e la relazione tra dentro e fuori di noi. L’arte è una via di fuga, è lotta per la vita, è la possibilità di vivere delle esperienze che non avremmo mai potuto vivere in prima persona. Anche nelle situazioni più disperate, un’alternativa c’è sempre e l’arte è una di queste».
 
Come è il rapporto tra pubblico e teatro sul web?
«Il teatro per il web è un’altra forma d’arte: regia, drammaturgia, luci, e tutto l’apparato scenico devono tener conto delle riprese, che sono diverse da quelle televisive, perché devono tener conto anche  delle modalità e dei tempi diversi di fruizione proprie del web. Insomma un’occasione per approfondire, ripensare ex novo un altro settore delle arti sceniche. Una bella sfida perché non ci si può improvvisare. E sul web c’è molta roba improvvisata che non funziona. Intanto, noi sogniamo di ritornare in teatro».
 
Quali sono le vostre speranze e auspici?
«Dopo quanto accaduto, vogliamo essere fiduciosi e pensare di poter dialogare con i nuovi rappresentanti delle Istituzioni regionali, per superare questo momento difficilissimo e guardare al futuro. La cultura è un pezzo importante dell’economia di questo Paese, della nostra Regione. Abbiamo ancora tanto da fare».
 
Giuseppe, ora sei un adolescente: come guarda ora Totò i suoi miti del cinema?
«Nonostante ora io sia diventato adolescente, guardo Totò e i suoi miti come personaggi straordinari e unici nel loro essere. Mi mancano!».
 
Quanto di te c'è in Totò e quanto di lui c'è in te?
«Mi avvicino all’ essere Totò per il coraggio, l’estro, ma soprattutto la spontaneità; in fondo in fondo penso che in “Cinema Paradiso” si mettano a nudo quei sentimenti meravigliosi che nascono nel rapporto madre figlio e viceversa».
 
Il teatro ti affascina: continuerai questo percorso?
«Il teatro mi affascina ed è il mio mondo, dove vivo in tutto e per tutto; auspico che questo percorso possa durare il più a lungo possibile. Il teatro è vita e futuro per me».
 
Mamma Giuliana aggiunge: «Quando Giuseppe è stato scelto per questa avventura noi non immaginavamo cosa sarebbe accaduto dopo. Io posso solo dire che Giuseppe è cambiato. Io, come madre, lo vivo a mio modo, ma quando l’ho visto in scena, per la prima volta sul palco, mi ha stupita. Non credevo che Giuseppe avesse così tanto da dare. Tutto quello che è venuto è stato sorpresa, magia e continuiamo a viverla così, senza pretese, senza obbligo.
Spero che continui questa magia perché quando recita è felice e soprattutto è sé stesso e riesce a emozionare tanto chi lo guarda e lui stesso si emoziona tanto. Gli auguro di essere felice sempre. E so che parte di questa felicità è legata alla compagnia “La luna nel letto”. In questo momento gli manca tantissimo. Mi dice sempre “Voglio andar a casa mia, a casa mia!”».
 
Le fa eco papà Leo: «È stato tutto inaspettato: questa è la cosa più bella perché nulla è stato forzato. Il mio pensiero è rivolto a Michelangelo Campanale che è riuscito a capire le potenzialità di Giuseppe, a guardare oltre, a investire su di lui che, con un lavoro certosino, è diventato Totò in questo bellissimo spettacolo che ha avuto fortuna nazionale e internazionale. Sono orgogliosissimo di Giuseppe e spero che la sua avventura continui».
 

mercoledì 30 Dicembre 2020

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