Spettacolo

Angelo, come una rondine al chiaro di luna

Vittoria Laura Leone
Il ricordo del ragazzo tragicamente scomparso nell'aprile 2015 ​continua a vivere nelle iniziative della Fondazione che porta il suo nome, come il recital operistico-strumentale​ di giovedì scorso​
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Angelo, un’immagine e tanti ricordi… Sogni e passioni di un ragazzo
strappato troppo presto alla vita, vittima di un destino crudele, a causa di un
tragico incidente sulla Terlizzi-Ruvo, venerdì 17 aprile 2015.

Ma, si sa, «le separazioni sono solo per chi ama con gli occhi,
chi ama con il cuore non si separa mai». La memoria di Angelo sopravvive
nell’intera comunità ruvese grazie a una lodevole iniziativa maturata da parte
della famiglia dopo il terribile avvenimento: la “Fondazione Angelo
Cesareo”
, appunto.

La stessa, lo scorso giovedì 1°agosto, si è resa promotrice di un
recital operistico-strumentale dal titolo “Melodie, battiti d’ali di una rondine”,dedicato anche a Maria, nonna del giovane, nella
splendida cornice storica dell’antico Castello Melodia affacciato su piazza
Matteotti.

Romanze, arie, sonate e opere strumentali a metà tra il sognante e
il malinconico hanno accompagnato la serata affidata al genio di Vincenzo
Mastropirro
e del suo magico flauto e alla leggiadria del canto della
soprano Marilena Gaudio.

La declamazione della dolce lirica di Emily Dickinson “Portami
il tramonto in una tazza” ha creato pathos nel pubblico, sollecitandolo a
interrogarsi sul senso dell’esistenza e sull’oscurità della morte, riscattata
dalla benefica poesia che permette di librarsi nel cielo con la grazia di una
rondine o di un pettirosso.

lunedì 5 Agosto 2019

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