Ruvo di Puglia è stata una delle protagoniste della scorsa puntata, andata in onda sabato pomeriggio e in replica domenica mattina, del format di Rai2 “Signori del vino”, dedicato alle eccellenze enologiche italiane. A «storie – come si legge nella scheda della trasmissione – di passione, fatica, cultura e tradizione custodite dai più grandi produttori vinicoli italiani che hanno salvaguardato e valorizzato i nostri vitigni tradizionali, e che, in questo modo, hanno difeso un patrimonio che per quantità e qualità rappresenta un vanto per l’Italia nel mondo».
I conduttori Marcello Masi e Rocco Tolfa hanno infatti raccontato e documentato il loro viaggio lungo la Puglia. Sono partiti immancabilmente da Castel del Monte, hanno attraversato la meravigliosa Trani, sono giunti fin nel Salento per un lungo excursus enologico, per poi tornare nel finale sulla Murgia, proprio nella nostra città. Qui hanno incontrato il direttore generale della Cantina di Ruvo di Puglia Riccardo Ravasio, che ha tessuto le lodi del territorio – «con vocazione alla coltivazione dell’uva» – e dei suoi frutti. «Noi abbiamo scelto la strada dei vitigni autoctoni – ha spiegato -, quindi Castel del Monte doc, Nero di Troia Igp, Bombino bianco…perché alla fine pensiamo che se sono centinaia di anni che queste uve vengono coltivate qua, ci sarà un motivo».
Al termine dell’intervista, si è soffermato sull’origine leggendaria del vino più noto di questi luoghi. «Si dice – ha raccontato – che l’eroe omerico Diomede, tornando dalla guerra di Troia, anziché attraccare a casa sua, perse la strada e attraccò su una parte di litorale qua vicino. Portava con sé delle barbatelle, che vennero piantate e si trovarono benissimo. Da allora il prodotto venne chiamato Nero di Troia, ed è un vino molto elegante, aristocratico, che invecchia molto bene».
A questo link è possibile rivedere l’intera puntata.