Spettacolo

Sadio: «Rincorrere un sogno ti fa vivere davvero»

Elena Albanese
Abbiamo incontrato il giovane rapper ruvese in occasione dell'uscita del suo nuovo brano "Sotto le nuvole", «dedicato all'unica ragazza che ho amato​»
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Abbiamo intervistato per la prima volta Sadio – al secolo Mario Pellegrini – nell’aprile del 2017. Una lunga chiacchierata sulla vita, sulla musica, sul futuro di questo giovane rapper ruvese, allora diciassettenne, oggi diciannovenne.

Lo abbiamo rincontrato due anni dopo, in occasione dell’uscita di “Sotto le nuvole”, il suo ultimo brano, disponibile su Spotify e in tutti i digital store dall’inizio di febbraio. Lo definisce «la svolta», perché «non è una semplice canzone, bensì l’inizio di un vero e proprio progetto di cui fanno parte tantissime persone. Sono riuscito a collaborare con Gianfranco (Gifra)», il produttore, con cui ha intenzione di realizzare a breve anche altri lavori, «stiamo addirittura pensando di fare un Ep. Ho avuto la fortuna di conoscere anche Nicolò – prosegue -, il fondatore dell’etichetta discografica, ho conosciuto Luca, il regista del videoclip di “Sotto le nuvole”, in uscita tra qualche settimana, e interamente girato nei luoghi più belli di Bari, nella quale abbiamo cercato di spiegare il significato della canzone. Ha un testo molto particolare, forse anche difficile da capire, ed è dedicata all’unica ragazza che ho amato. Ho provato a creare continue metafore che riguardassero le condizioni atmosferiche, paragonandole alla mia storia d’amore».

Un pezzo che è stato anche una sfida con se stesso, una sorta di ultimatum. «Avevo delle aspettative molto elevate anche perché, prima di scriverlo, mi promisi che se non mi avesse fatto fare quel passo in più, avrei smesso di fare musica. E alla fine ha vinto lui. «Questa canzone non ha fatto che darmi soddisfazioni immense, sta piacendo a tutti e sono fiero del mio lavoro, so che sto facendo la cosa giusta e non mi fermerò mai più, lo faccio per tutta la gente che crede in me».

Molto è cambiato da quando era un adolescente ancora un po’ acerbo, dentro e fuori di sé. «Il mio modo di pensare, il mio modo di agire, il mio punto di vista», ma anche «la gente che mi circonda. Ho finalmente iniziato a viaggiare, superando le mie paure e scoprendo di non avere limiti».

Dal punto di vista artistico, si sente più maturo, ha iniziato a fare le cose «seriamente. Se prima ero “la persona che tutti deridevano”, ora sono “quello che tutti cercano di copiare”, e fa strano. Sono anche riuscito a realizzare uno studio professionale di registrazione a casa mia».

Dunque il suo futuro, da qui in poi, sarà la musica. Di questo Sadio è certo. «Non è impossibile, ma nemmeno semplice. Bisogna crederci, io amo la musica e continuerò a farla finché me la sentirò, finché non morirò. Per ora posso tranquillamente dire che per me è la cosa più bella che possa esistere. Rincorrere un sogno ti fa vivere davvero».

E se ci dovessimo incontrare di nuovo fra due anni? «Il futuro è incerto – risponde saggiamente -, potrei essere la persona più famosa d’Italia oppure potrei essere ancora allo stesso medesimo livello di adesso. Non posso saperlo né immaginarlo, perché nessuno può immaginare il futuro, ed è questo il bello. Poi si sa, non va mai come lo vorresti, quindi non mi aspetto nulla. Se arriva, arriva, nel frattempo continuerò a lavorare per me e per la mia gente».

sabato 23 Marzo 2019

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