Spettacolo

È ruvese il taglio francescano glam-chic di Achille Lauro

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Il look del cantautore "samba trapper", che ha portato "Me ne frego" al settantesimo Festival di Sanremo, è stato curato dall'hair stylist Michele Di Bisceglie
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«La celebre scena attribuita a Giotto in una delle storie di San Francesco della basilica superiore di Assisi. Il momento più rivoluzionario della sua storia in cui il Santo si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale per votare la sua vita alla religione e alla solidarietà».

Con un post sul suo profilo Instagram (AchilleIdol), Achille Lauro, il “samba trapper” veronese di nascita e romano d’adozione, ha svelato il significato della performance glam-chic che ha accompagnato la canzone “Me ne frego” al settantesimo Festival di Sanremo.

Tatuato, bistrato, con una preziosa cappa nera che, sotto, ha rivelato una tutina “nude look” laminata di Gucci, Lauro ha incarnato un San Francesco moderno e sofisticato, che rivela, in fondo, le tracce del suo passato gaudente. Il suo hair look – un taglio francescano platino e sofisticato – è stato curato dal ruvese Michele Di Bisceglie, che fa parte del team di Simone Belli, curatore di immagine.

venerdì 7 Febbraio 2020

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Maria P.
Maria P.
4 anni fa

Mah, io non mi vanterei troppo di aver pettinato questo strano.

Maria P.
Maria P.
4 anni fa

Ormai pare una moda rifarsi a temi religiosi per passare per buoni. Il campione dello “sfruttamento” della religiine a fine di spettacolo (e guadagni) è stato certamente Benigni che dopo i comandamenti ha saccheggiato la Bibbia, col Cantico dei Cantici letto in una visione erotica molto discutibile.