Altri Sport

La Corgom Seniores Rugby Corato batte l’Amatori Rugby Taranto, merito della classe ’99

La Redazione
Il ruvese numero 8 Francesco Campanale è risultato il migliore in campo. ​​In questo primo terzo di stagione, insieme all'assente Vincenzo Lupo, è il giocatore più in forma della rosa biancoverde​
scrivi un commento 276

Per la quinta giornata del Campionato di Serie C girone 2 “Puglia-Basilicata-Calabria”, la Corgom Seniores Rugby Corato ha fatto visita alla Amatori Rugby Taranto. Data l’indisponibilità del Campo B dello stadio “Jacovone”, si è giocato al Comunale di Faggiano, in una sorta di derby tra asd rugbistiche che non riescono a giocare le gare casalinghe nelle proprie città.

Alla vigilia, coach Roberto Strippoli doveva fare i conti con una pioggia di assenze, dagli infortunati Mazzilli, Ambregna, Farucci, Lupo V., Caputi e Conca, agli assenti per impegni Caldarola F., Tortosa, Rutigliano, Petrone, Lasorsa, Di Benedetto, Parziale, Alpino, L’Episcopia N., L’Episcopia G., De Santis, Lupo M. e De Palo.

Come nelle precedenti due partite, al momento di scegliere la formazione da mandare in campo, ancora una volta il mister ha dovuto adattare alcuni giocatori in ruoli diversi da quelli abituali.

Se gli ospiti si sono presentati in campo con diverse assenze, non stavano molto meglio i padroni di casa, formazione terza in classifica anch’essa presentatasi senza i 22 a referto.

I biancoverdi partivano forte, istallandosi nella metà campo avversaria e andando in meta con il numero 8 Francesco Campanale. In questo primo terzo di stagione il ruvese, insieme all’assente Vincenzo Lupo, è il giocatore più in forma nella rosa biancoverde. La mancata trasformazione di Piccolomo lasciava il punteggio sullo 0-5.

La Corgom Corato proseguiva alla ricerca dell’avanzamento, ma un’ingenuità del secondo centro Claudio Strippoli su una punizione a favore costava la perdita di possesso e territorio. Ne approfittavano i padroni di casa che guadagnavano metri e si installavano nella metà campo coratina. La meta dei padroni di casa marcata da Marco Piergianni portava il punteggio sul 7-5 per il Taranto.

La reazione ospite aveva ancora Campanale come protagonista, questa volta supportato dal suo coetaneo Paolo Marchese, sostegno più vicino nel gioco rotto. Sfortunatamente per il Corato, a distanza di pochi minuti, due ghiotte occasioni per andare in meta non venivano concretizzate, da un lato per incomprensioni sull’asse Marchese-Campanale, dall’altro per due autentici interventi try-saver dell’ala tarantina Stefano Esposito, che in entrambe le occasioni salvava i suoi da una marcatura altrimenti certa.

Si restava nella metà campo tarantina e, al terzo tentativo, Paolo Marchese andava in meta finalizzando un break personale nella linea difensiva avversaria.

Il tempo si chiudeva sul 12-10 per il Corato, con Piccolomo che trasformava la seconda meta ma falliva una punizione centrale.

All’intervallo, entrambe le squadre si caricavano rientrando in campo alla ricerca della meta che potesse spezzare l’equilibrio. Nei primi venti minuti della ripresa ciascuna compagine metteva in campo i propri pregi: alle cariche palla in mano dei giocatori della mischia coratina, il Taranto rispondeva impostando delle trasmissioni dell’ovale che mettevano in evidenza delle individualità di categoria superiore rispetto alla C2, come le due ali, l’open flanker, l’apertura e il primo centro.

A metà ripresa giungeva il momento clou della gara: Paolo Marchese rompeva la linea difensiva ospite creando un break profondo, il placcaggio dell’ala tarantina impediva la marcatura ma non l’off-load per Kembire, a sua volta placcato a cinque metri dalla linea di meta, l’infrazione ospite sulla successiva ruck salvava i padroni di casa, ma lasciava il Corato palla in mano a pochi metri dalla linea di meta.

Le cariche dei 1999 Campanale, Lamura e Marchese concentravano gli ospiti vicino il punto di incontro, permettendo alla mediana coratina di aprire l’ovale al largo per la meta di Claudio Strippoli, a segno per la seconda gara di fila e riscattatosi dall’ingenuità commessa nel primo tempo. Piccolomo non trasformava, lasciando il punteggio sul 10-17.

Era tempo di chiudere la gara: la quarta meta del bonus offensivo veniva marcata dal capitano Cataldo Piccolomo, il giocatore sino ad allora più in difficoltà con 1 su 4 dalla piazzola. Un pezzo di bravura per Piccolomo che, imbeccato dal mediano di mischia, anziché trasmettere l’ovale al largo, rientrava bucando nel canale tra i mediani avversari e marcando in mezzo ai pali. La meta, stavolta trasformata, migliorava la percentuale realizzativa dalla piazzola e portava il punteggio sul 10-24 per il Corato.

Piccolomo dedicava la meta e la trasformazione alla sua fidanzata mentre la squadra, capendo il momento di difficoltà del suo allenatore, lo travolgeva in un abbraccio liberatorio.

Negli ultimi minuti di gara gli ospiti premevano alla ricerca della meta con cui guadagnare il punto di bonus difensivo. La difesa coratina teneva botta, recuperando palla in tre occasioni con Paolo Marchese, bravo a guadagnarsi due turn-over e un tenuto cacciando l’ovale in ruck.

Il Corato conquistava il terzo posto in classifica e la terza vittoria in cinque partite disputate, al cospetto di un avversario di valore.

In una giornata che non fa dimenticare le difficoltà in cui si dibatte la squadra, è stata protagonista l’annata 1999: Francesco Campanale migliore in campo e Paolo Marchese, al rientro dopo un’assenza semestrale sebbene ancora non in condizione, oltre la meta personale, ha portato “fosforo” alla squadra, portando in campo una conoscenza del regolamento di gioco e un’esperienza che ha permesso di dare una mano anche sulla copertura dei calci di spostamento avversari.

Ora il calendario prevede l’ultima gara dell’anno il 16 dicembre con la trasferta a Potenza sul campo della squadra capolista che sta dominando il campionato.

giovedì 13 Dicembre 2018

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

Le più commentate della settimana