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Medaglie e sacrificio, il bilancio stagionale (tutto positivo) degli Arcieri Rubis

Giuseppe Tedone
Mariella Milani: «Il Tiro con l'arco è straordinario proprio perché non è mai fatto solo di frecce: è lo sport più bello e antico del mondo, per noi che abbiamo giocato, giochiamo e vediamo giocare​»
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È degno di nota il bilancio stagionale degli Arcieri Rubis riguardante le competizioni regionali, interregionali e nazionali disputate dal 21 gennaio fino al 21 luglio scorso, giorno in cui si è disputata l’ultima gara a conclusione della prima parte dell’anno 2018/2019.

«Siamo onorati di avere rappresentato la nostra Ruvo di Puglia – dichiara il coach Mariella Milani -, nelle sfide risolte all’ultima freccia ai Tricolore Interregionali, Regionali e Nazionali. È il prosieguo di un percorso che la nostra società ha intrapreso da anni partecipando a eventi di grandissimo livello. È sempre bello vincere un tricolore e un vero agonista non dovrebbe mai abituarsi a salire sul podio; spero che questa grande opportunità sia solamente uno stimolo per raggiungere importanti risultati».

In particolare, l’arciere Massimiliano Di Gioia ha ottenuto cinque medaglie Arco nudo; Nicola Pagano ha partecipato a sette gare interregionali; la «straordinaria» Ana Nina Balan, con tre medaglie Indoor 18 metri ha conquistato il titolo di Campionessa regionale; la stessa Mariella Milani ha disputato 15 gare Indoor 18 metri, sette gare 3D, il Campionato Italiano 3D tiro di campagna al lago Laceno in provincia di Avellino; sei gare 12+12 Anno 2019; quattro gare 3D nel Campionato Regionale a Locorotondo, guadagnando un secondo posto assoluto; e tre gare Indor 18 metri nel Campionato Regionale a Taranto.

«Lo sport è per tutti – prosegue la Milani -, anno dopo anno si continua a crescere, e anche se non ricordo il numero delle medaglie, sono state tante e tutte hanno un valore inestimabile. Tutte racchiudono sacrifici, speranze, passione, il piacere di ritrovarsi ancora insieme come una grande famiglia. Di tutti gli arcieri questi sono i risultati più importanti, ma dico sempre che basta un dettaglio per salire o scendere dal podio. Una freccia anomala, un colpo di vento, con la tensione che gioca brutti scherzi. Posso solo dire che abbiamo arcieri di grande esperienza e affidabilità.

Dopo il primo memorial “Biagio Todisco” (Campionato Regionale + Assoluti), svoltosi a Ruvo di Puglia il 13 e 14 gennaio del 2007, sono seguiti anni lunghi e laboriosi, in cui la società ha fatto passi da gigante; molte sono state le vittorie e anche le sconfitte, soprattutto quelle emotive, quando la burocrazia e la scarsa conoscenza della materia in questione hanno rallentato l’evolversi di una sana disciplina olimpica.

Il Tiro con l’arco è straordinario proprio perché non è mai fatto solo di frecce: è lo sport più bello e antico del mondo, per noi che abbiamo giocato, giochiamo e vediamo giocare. La nostra disciplina ha la fortuna di riuscire a mettere gli atleti tutti davvero sullo stesso piano, e il concetto di fair play abbraccia il rispetto delle regole, degli altri e di sé stessi; la valorizzazione delle diversità e delle unicità; la fratellanza, l’uguaglianza, la lealtà e l’integrazione».

lunedì 19 Agosto 2019

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