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Luca Mazzone premiato con il “Collare d’Oro” dal Coni

La Redazione
Quarto riconoscimento per l'atleta terlizzese, ruvese d'adozione. Mazzone:«Un grazie a chi mi dà una mano in tutto questo. Un abbraccio a tutti»
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Ieri mattina si è tenuta la cerimonia annuale dei Collari d’Oro, la massima onorificenza dello sport italiano.

Nella Palestra Monumentale di Palazzo H dell'Università degli Studi del Foro Italico, a Roma, Luca Mazzone è stato premiato per la quarta edizione consecutiva. L'evento è stato trasmesso in diretta dalla Rai. Ad affiancare il conduttore, il giornalista RaiSport Andrea Fusco, c'era il noto schermidore Aldo Montano.

Assieme al plurimedagliato e olimpionico, è stata premiata anche Bebe Vio che ha ricevuto il riconoscimento per il titolo iridato 2019 conquistato a Cheongju lo scorso mese di settembre.

Alla manifestazione hanno preso parte anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il Ministro per lo Sport, Vincenzo Spadafora, il Presidente del Coni Giovanni Malagò e quello del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.

«Quest'anno è stato veramente sorprendente. – fa sapere l’atleta terlizzese, ruvese d’adozione – L’obiettivo era di riconfermare una maglia di Campione del Mondo, dopo la prima tappa di Coppa del Mondo a maggio: quell'obiettivo sembrava abbastanza lontano.
Ma come tante volte, mi sono detto, le sconfitte arrivano per un motivo, per insegnarti sempre qualcosa. Infatti due mesi fuori da casa, colle montagne e la fatica come compagne.
Le tre medaglie al Mondiale in Olanda, ognuna con quel qualcosa di incredibile che il solo pensiero fa aumentare il battito cardiaco. La prima al TeamRelay, con gli amici guerrieri Zanna e Cecco, partiti con oltre venti secondi di ritardo, per un disguido dei giudici; i 21 km della crono vinta per poco più di un secondo a 38.5 di media, con sorpasso nell'erba perché chiuso da due handbike sulla ciclabile; la gara in linea dove nella bagarre iniziale ho perso il treno dei miei diretti avversari e ho dovuto fare un mega recupero, tenere testa all'attacco finale dell’avversario e avere la freddezza di contrattaccare. Un grazie a chi mi dà una mano in tutto questo. Un abbraccio a tutti».

 

martedì 17 Dicembre 2019

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