Ieri pomeriggio si è parlato di basket giovanile. C’è stata la diretta sul canale Youtube Dinamo Tv, appartenente alla Polisportiva Dinamo Sassari, che milita in serie A.
Erano in collegamento, a “Rubrica della Casa Academy”, cinque coach in rappresentanza di cinque società sportive. Tra loro l’istruttore Gianluca Di Bari dell’Antares Basket Ruvo che ha avviato una collaborazione con la Polisportiva sarda.
Di Bari ha illustrato le iniziative dell’Antares Ruvo e del sodalizio apulo-sardo.
Il conduttore Paolo Citrini ha passato la parola al coach ruvese.
«Sono molto contento di essere qui insieme ad altri miei colleghi – ha affermato Gianluca Di Bari –. Il nostro territorio ha molta passione per questo sport. In particolare Ruvo di Puglia, città che ha dato i natali a Gianluca Basile, la cui carriera è da stimolo a tanti ragazzi che vogliono provare a seguire le sue orme.
La nostra Regione non è molta attrezzata dal punto di vista delle strutture, in particolare nella mia città sono presenti due palazzetti, ma abbiamo avuto delle difficoltà per svolgere la nostra attività. In più, il minibasket si svolge principalmente nelle palestre scolastiche: a volte ci sono stati assegnati orari improbabili, ma nonostante ciò, grazie alla volontà dei miei ragazzi, riusciamo ad andare avanti.
La collaborazione con la Dinamo Sassari è nata inizialmente per gioco, perché ho cominciato a seguire la squadra sarda quando era allenata da coach Meo Sacchetti, pugliese come me. A questo si aggiunge che ho un legame particolare con questa terra, avendo dei parenti che ci vivono. Mi sono appassionato a questo e ho trasmesso questa passione ai miei ragazzi e ai loro genitori.
Essendo una realtà locale è un enorme soddisfazione per noi aver iniziato questo nuovo percorso».
«Per quanto riguarda la nostra associazione, l’Antares Ruvo, – prosegue Di Bari – in questa stagione si è deciso di creare anche una collaborazione con due realtà sportive di città limitrofe. Si sono condivisi i programmi tecnici, gli staff, i ragazzi eun preparatore atletico, per quanto riguarda le categorie under 13 e 14.
I ragazzi sono stati molto soddisfatti ed entusiasti di confrontarsi con i loro coetanei provenienti da altre realtà. Tra i nostri iscritti, abbiamo avuto anche un ragazzo calabrese di Siderno, portato qui da noi dal coach Giulio Cadeo, nostro responsabile tecnico.
Tutto sommato, come primo anno, non possiamo lamentarci della nascita di questo nuovo progetto: speriamo si possa proseguire su questa strada, puntando pienamente sui nostri ragazzi che solo così possono avvicinarsi a questo sport. Anche dal punto di vista sportivo siamo soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto.
Voglio sottolineare un aspetto fondamentale per quanto riguarda i nostri atleti. Spesso mi capita di trovarmi di fronte a situazioni in cui il ragazzo prende le mie correzioni come rimproveri: fin quando questa mentalità esisterà, non si andrai mai avanti.
Il consiglio che voglio dare ai ragazzi è quello di ascoltare sempre quello che viene detto loro, perché il basket è uno sport di squadra e non individuale, non deve mai prevalere l’io ma il gruppo. Quindi, il compito di noi istruttori è anche quello di educatori».