Calcio

Futsal, festa d’addio per Giovanni Rutigliani

Giuseppe Tedone
Il protagonista: «Ho iniziato a giocare a calcio nella Ruvese con il presidente Mimmo Ciliberti, che da lassù avrà sicuramente partecipato alla giornata di sabato e che ringrazio moltissimo»​​
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L’8 giugno 2019 è una data che probabilmente il calciatore ruvese Giovanni Rutigliani non dimenticherà mai, perché è stata quella della sua gara d’addio al mondo del futsal. Una vera e propria festa organizzata dal Futsal Andria, la sua ultima squadra, che ha voluto omaggiarlo invitando tantissimi colleghi, a partecipare alla partita. E in tanti hanno accettato l’invito, a dimostrazione della grande stima che nutrono per l’uomo e lo sportivo.

«È stato davvero emozionante condividere questa giornata con ex compagni del Futsal Andria, ex compagni di altre squadre, avversari in campo di molte battaglie, ex allenatori, allenatori che non mi hanno mai allenato ma che da avversari ci siamo sempre rispettati e stimati, e presidenti di società con cui ho vissuto bellissimi momenti – ci ha raccontato il protagonista a margine della manifestazione -. Credo di aver smesso nel migliore dei modi, con persone oneste, sincere e leali, e questo è valso più di un trofeo vinto sul campo. Un ringraziamento particolare ovviamente va al Futsal Andria per aver organizzato questa festa nella mia città».

E non è stato un caso che la partita di addio si sia svolta proprio dove la carriera sportiva di Giovanni è cominciata.

«Ho iniziato a giocare a calcio prima nella Ruvese con il presidente Mimmo Ciliberti che da lassù avrà sicuramente partecipato alla festa di sabato e che ringrazio moltissimo, per poi passare al Bari calcio dove ho fatto tutta la trafila delle giovanili. Qui sono cresciuto tantissimo. Poi tre stagioni tra eccellenza e promozione per poi passare definitivamente al calcio a 5 tra Ruvo, Molfetta, Rutigliano e infine Andria».

Quali sono stati i pensieri quando hai giocato la tua ultima partita stagionale?

«La decisione di lasciare a fine stagione onestamente l’avevo presa già un paio di mesi prima della fine del campionato, ma non l’avevo comunicata a nessuno in maniera ufficiale. In questi mesi ho cercato di dare in campo tutto quello che potevo al servizio della squadra. Al fischio finale dell’ultima partita di campionato ho pensato: “Ora è davvero finita”. Ho ripercorso nella mente come un flash tutte le stagioni sportive passate».

Ti piacerebbe rimanere a lavorare nel mondo del futsal?

«Certo! Non riuscirei ad immaginare una stagione al di fuori completamente da uno sport (che sia calcio o calcio a 5) cho ho praticato una vita. Qualche idea c’è…ma vedremo».

mercoledì 12 Giugno 2019

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