Spettacolo

Talos Internazionale, viaggio dall’Andalusia al Brasile

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
​Il duo Garcia-Fons e Dorantes e Jaques Morelenbaum Cello Samba Trio incantano il pubblico in piazzetta Le Monache
scrivi un commento 485

Passione,
malinconia, dolcezza… così è fluita la seconda serata del Talos Festival
Internazionale in piazzetta Le Monache,
in un suggestivo viaggio dall’Andalusia alla Francia per giungere nella terra
delle dorate spiagge e della martoriata foresta amazzonica, il Brasile.

Introdotti
da Pino Minafra, direttore artistico del festival, e dal critico musicale
Fabrizio Versienti, i primi a calcare il palcoscenico sono stati il pianista
sivigliano David Dorantes e il “Paganini del contrabbasso”, Renaud
Garcia-Fons, francese con sangue catalano nelle vene.

In un
timido e morbido inglese, Garcia-Fons ha presentato il repertorio, eseguito in
due, in un “paseo a dos” e in
solo: come oro liquido le note di “Heart of the night” e “La
promessa dell’alba” sono entrate negli ascoltatori. Flamenco – che
Dorantes ha respirato sin dall’infanzia -, jazz, musica sperimentale hanno
entusiasmato il pubblico che ha richiesto il bis.

Bis invocato anche per Jaques Morelenbaum
Cello Samba Trio, composto dal violoncellista Jaques Morelenbaum, Lula Galvão alla chitarra acustica e il
batterista Rafael Barata, che hanno donato al pubblico un repertorio tratto da
“Saudade do futuro” (2014, Biscoito Fino/Mirante Records).

Cultore
della musica samba, Morelenbaum, di origini polacche e figlio di musicisti,
vanta collaborazioni con Caetano Veloso, Chico Buarque, Antonio Carlos Jobim
che considera il ministro della cultura brasiliana, «quel ministero che manca
in Brasile».

Il
violoncellista, di solito affiancato dalla splendida voce di sua moglie Paula,
ha composto, insieme ad Antonio Pinto, la colonna sonora del film “Central
do Brazil”, diretto da Walter Salles e candidato all’Oscar 1999 come
miglior film straniero. Colonna sonora che vince, nello stesso anno, il premio
Sharp. Nel 2001, Morelenbaum compare in un cameo nel film “Parla con
lei” di Pedro Almodòvar: suona, a una festa, nel complesso musicale di cui
fa parte Veloso che dà una straordinaria interpretazione di “Cucuruccucù
paloma”.

Bossa
nova e jazz; samba con la “saudade”, la lieta malinconia che si
incarna nel treno – simbolo di viaggio – tema molto caro a Morelenbaum; poi “Ricetta di samba” di Jacob
do Bandolim degli anni Cinquanta; “Maracatuesday”, titolo sincretico
tra la danza di origini africane e il britannico Tuesday; “El corazon vagabundo”; una
composizione dedicata alla libera aria, «come
quella che si respira qui», commenta Morelenbaum in un’ampia camicia nera e
l’immancabile panama: tutto questo è stato donato al pubblico in un’atmosfera
intimistica che è piaciuta.

domenica 8 Settembre 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti