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Un borgo antico a portata di tutti

Francesca Elicio
Il dottor Gadaleta ha illustrato nel dettaglio il progetto che si intende attuare. «Il nostro obiettivo è rendere il centro storico vivibile e vissuto»
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Rendere vivibile il centro storico, o meglio la «città storica», come è stata definita dal dottor Gadaleta, responsabile della pianificazione degli spostamenti e della viabilità a Ruvo di Puglia.

È stato questo l’obiettivo dell’incontro tra cittadini e Amministrazione, svoltosi ieri a palazzo Caputi.

La consigliera Irene Turturo ha voluto riproporre una sorta di sintesi costruttiva di ciò che è emerso dal precedente appuntamento. Si sceglie di vivere nel centro storico per la sua bellezza e armonia; sono molte le azioni da proporre, come ad esempio cambiare lo sguardo sulla città, cambiare le proprie abitudini avendo cura degli spazi, del decoro e dell’ecologia, garantire il rispetto delle regole, rendere fruibili gli attrattori turistici; ma sono anche molti i divieti da osservare: le carenze da colmare, gli impegni da portare avanti e i rischi che potrebbero incorrere nel cammino. Insomma, nello specifico sono quattro le azioni che vanno adoperate per il miglioramento: recuperare, controllare, vivere e custodire.

«Quella del centro storico è per noi una sfida – ha introdotto il Sindacoed è importante avere un quadro complessivo degli obiettivi da perseguire. In questi cinque anni siamo pronti a mettere tutte le energie per far sì che esso diventi vivibile e vissuto; e proprio su questa tematica procediamo con celerità, implementando tutte le azioni che possano rendere la città sostenibile».

Chieco è poi entrato nello specifico, includendo le azioni da perseguire: «L’accento al centro storico è centrale ma abbiamo ritenuto che la partenza dovesse essere contestuale alla gestione dei parcheggi. È importante rendere compatibile questo con le esigenze degli abitanti. L’avvio della Ztl quindi sarà in parallelo all’introduzione della sosta vietata e a quella a pagamento. Oggi quindi stiamo entrando nel concreto delle azioni che intendiamo perseguire e lo facciamo confrontandoci con voi su ciò che vogliamo fare».

Ma cosa accadrà realmente ai residenti del centro storico? Quali sono le novità apportate? Noi di RuvoLive.it l'avevamo già anticipato attraverso l’intervista fatta al comandante della polizia municipale Salvatore Berardi</a>; il dottor Gadaleta ha poi posto ulteriormente l’accento su alcune tematiche, illustrando nello specifico ogni dettaglio del progetto.

«Come tecnico e cittadino riesco sempre a vedere con occhio critico cosa c’è bisogno di migliorare; la città storica è quel pezzo di città da cui si è sviluppato il resto; viene quindi concepito con criteri che vedano la pedonalizzazione, non il transito di veicoli. Va ricordato che la strada è il luogo di espressione della vita sociale e con il transito dei veicoli ci è stata tolta la possibilità di muoverci in modo sicuro e di gestire il nostro spazio».

Gadaleta illustra una situazione alquanto sconcertante: nel 2008 erano quasi 19mila i velicoli che circolavano, senza contare il parco veicolare passivo. Entrano quindi in merito delle disposizioni per limitare il traffico veicolare: la Ztl data ai soli autorizzati non significa che si pone un vincolo tra chi può entrare o chi no, ma consente essenzialmente la vivibilità. Il tutto è legato a una situazione di definizione delle aree di sosta: non avendo la capienza per i veicoli di tutti i residenti (che sono più o meno 700), il disciplinare per il rilascio delle autorizzazioni è stato più restrittivo. Cosa vuol dire? Che non è detto che si debba per forza trovare un parcheggio.

«Ribadisco – continua Gadaleta – che il centro storico appartiene a tutti. È impossibile pretendere di trovare il parcheggio sotto casa; bisogna saper convivere con tutti quanti».

Questa situazione ha imposto all’Amministrazione di trovare mezzi per la regolarizzazione della sosta o per la sosta a pagamento: la prima è concessa a determinati veicoli, determinate categorie o per tempi limitati; la seconda è atta a creare un ricambio e dare la possibilità a tutti di poter sostare. C’è una media di circa 15 minuti per trovare un posto, il tutto comporta anche un ulteriore costo di benzina e un’usura del veicolo. La sosta a pagamento verrà inserita anche nella maglia perimetrale, perché altrimenti lì si riempirebbe di macchine e si creerebbe un ingorgo.

I varchi in paese saranno cinque: il primo posto in via Vittorio Veneto, il secondo all’intersezione tra via Vittorio Veneto e via Cattedrale, il terzo in corso Carafa, il quarto in via Bruno e il quinto da piazza Matteotti sarà spostato in via Bonadies. Le entrate sono condizionate: essendo la popolazione dei residenti divisa in zone, ognuno di loro dovrà accedere nel centro storico dall'area a lui riservata e non da altri accessi; in caso contrario saranno presi provvedimenti.

La sosta a pagamento sarà attuata nelle ore di punta del traffico veicolare per non creare conflitto nelle strade perimetrali. Ai residenti saranno riservate delle agevolazioni, che saranno gestite dall’ente proprietario, ovvero l’Amministrazione.

C'è stato poi un dibattito aperto con i cittadini, nel quale sono stati evidenziati diversi problemi, perplessità, punti di forza del progetto, ma anche di debolezza. Come già annunciato, a questi incontri ne seguiranno altri, in modo da sviscerare nel miglior modo possibile un argomento che di per sé risulta complesso e pieno di pareri contrastanti.

venerdì 16 Dicembre 2016

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