Attualità

Volontà di donare organi e tessuti, ecco come esprimerla

Elena Albanese
​Da oggi, in occasione del rilascio o del rinnovo della carta d'identità, è possibile compilare la relativa dichiarazione. La decisione sarà trasmessa in tempo reale al Sistema informativo trapianti​
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Da oggi anche all’ufficio Anagrafe del Comune di Ruvo sarà possibile esprimere la propria volontà di donare – o meno – organi e tessuti in caso di morte cerebrale. Basterà compilare e firmare una semplice dichiarazione in fase di rilascio o rinnovo della carta d’identità, che verrà trasmessa in tempo reale al Sistema informativo trapianti, la banca dati del Ministero della Salute, in modo da consentirne l’immediata consultazione.

«È un servizio alla città in cui crediamo molto», ha esordito il sindaco Pasquale Chieco, parlando del percorso di sensibilizzazione partito mesi fa con l’intitolazione di una strada cittadina a Nicholas Green, per ricordare e onorare il suo gesto e il grande coraggio dei suoi genitori. «A suo tempo questa storia mi colpì tantissimo», ha detto il Primo cittadino, secondo il quale informare le persone sull’opportunità loro concessa è una priorità.

«Abbiamo acquistato un certificato per essere abilitati e il personale ha seguito un corso di formazione – ha spiegato Angela Maria Fusaro, dirigente del settore Affari generali del Comune -. Dopo aver concluso la parte burocratica abbiamo dato inizio al progetto, consentendo ai cittadini di manifestare la propria volontà». A risultato raggiunto, ci ha tenuto a ringraziare il dottor Lauciello, che ha curato la non semplice parte tecnica e informatica.

È emozionata Francesca Berardi, dell’ufficio Anagrafe, che parla di un’«esperienza importantissima, che consente di compiere un’azione di solidarietà». E in questo Ruvo, a partire già dalla precedente Amministrazine, è stata pioniera. È infatti l’ottavo Comune della provincia di Bari a dare questa opportunità. «Tutti i cittadini potranno esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione, mentre l’ufficio cercherà di aumentare il numero delle persone ben informate. È importante che la scelta sia consapevole e serena; quindi è meglio farla da noi che in una corsia di ospedale in un momento tragico», ha proseguito. Naturalmente si tratta di una facoltà e non di un obbligo. La dichiarazione, già predisposta, sarà firmata in duplice copia, di cui una verrà trattenuta dall’utente e l’altra resterà agli atti. È sempre possibile cambiare idea, perché fa fede l’ultima dichiarazione rilasciata in ordine di tempo. Qualora questo accadesse, però, la modifica potrà essere effettuata in qualsiasi momento attraverso il modulo della Asl, l’Aido o altre associazioni abilitate, ma solo al momento del rinnovo del documento all’ufficio Anagrafe.

«Ognuno si augura di non essere mai un donatore di organi», ha specificato il dottor Cristoforo Cuzzola, primario di Nefrologia dell’ospedale Di Venere e coordinatore delle attività per la donazione nel territorio della Asl Ba, spiegando la differenza tra coma (durante il quale «la persona è viva e nessuno chiederà mai i suoi organi») e morte cerebrale (condizione irreversibile che «viene certificata da una commissione ospedaliera in sei ore» e sopraggiunge «quando il danno subìto comporta la perdita delle funzioni celebrali»).

«Con la vecchia legge, al momento del decesso i parenti dovevano esprimere il non dissenso alla donazione. Oggi viene superata questa situazione angosciante», grazie alla possibilità di scegliere autonomamente e in condizioni di serenità. Anche per questo è necessario che il cittadino si senta “accolto” dall’istituzione e guidato a una decisione consapevole.

«Non ci fermiamo qua», ha infine concluso il Sindaco, annunciando a breve un incontro sulla possibilità di esprimersi anche in merito al cosiddetto testamento biologico.

giovedì 22 Giugno 2017

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