Politica

ReD e Sia, il Comune si prepara ad accogliere tirocinanti

La Redazione
Sono cinque i progetti approvati dalla Giunta, che prevedono l'inserimento lavorativo di 24 persone beneficiarie dei contributi di contrasto alla povertà. Eccoli nel dettaglio
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Il Comune di Ruvo di Puglia si prepara ad attivare i tirocini per ReD, il Reddito di dignità pugliese, e Sia, la misura governativa a sostegno dell’inclusione attiva.

La giunta ha infatti approvato lo scorso 13 febbraio una delibera con cui candida a questi programmi cinque progetti nei quali potranno essere inseriti lavorativamente i cittadini beneficiari dei contributi previsti dai due programmi di contrasto alla povertà e alla marginalità sociale.

I progetti

"Miglioriamo la città" ha l'obiettivo di supportare le fasce più deboli della popolazione, ad esempio gli anziani soli, nel conferimento dei rifiuti, e di monitorare le strade del paese per rilevare le zone caratterizzate da particolari criticità, consentendo a chi di dovere di intervenire tempestivamente in quelle aree in cui l'ordinaria raccolta differenziata non risulta essere sufficiente per garantire un'adeguata fruizione degli spazi.

"Welfare di comunità" coinvolgerà i tirocinanti nella raccolta e redistribuzione delle eccedenze alimentari e in altre attività sociali legate alla rete di Ruvo solidale.

"Ruvo città d'arte e di cultura" prevede l'affiancamento e il supporto al personale di sorveglianza e custodia dei beni comuni, garantendo così una più piacevole e serena fruizione degli stessi da parte dei turisti. Si fa riferimento alla “Casa della cultura e Museo del libro”, alla pinacoteca, ma anche a giardini pubblici e strutture sportive.

"Ruvo trasparente e digitale" impiegherà i tirocinanti nelle attività di digitalizzazione e archiviazione in formato digitale e cartaceo dei documenti amministrativi dell’Ente, oltre che di implementazione di piattaforme di dati locali, regionali e nazionali, consentendo di snellire e velocizzare alcune procedure oggi molto onerose, che i dipendenti comunali faticano a portare a termine perchè numericamente insufficienti.

Infine, "Tutta mia è la città" intende animare il centro storico ruvese, al fine di sostenere i residenti e i cittadini tutti nella crescita della consapevolezza di appartenere a un contesto urbano, architettonico e sociale da salvaguardare e valorizzare. Sono previste attività di informazione, organizzazione di eventi, gestione di piccoli gruppi, cura del patrimonio e del decoro urbano.

La delibera prevede il coinvolgimento di un massimo di 24 tirocinanti. Si tratta di un nuovo passo verso una progettazione basata sulla collaborazione di numerosi soggetti istituzionali e non: uffici di piano, Comuni, servizi sanitari territoriali, patronati, aziende e terzo settore, ma anche Assessorato regionale al Welfare, Ministero delle Politiche sociali e Inps. Un'integrazione audace, che tuttavia consentirà a diversi nuclei familiari in situazioni di vulnerabilità di intraprendere, con il supporto di una rete multidimensionale, percorsi di inclusione sociale e lavorativa.

L’attivazione dei tirocini necessiterà ancora di un po’ di tempo: le istanze ad oggi ammesse infatti, sono state istruite solo parzialmente</strong>; altre ancora sono in attesa di verifica. Per i beneficiari già individuati saranno avviate a breve le istruttorie comunali di controllo della permanenza dei requisiti, così come richiesto dalla Regione. Successivamente, sarà avviata la presa in carico dell'utente, che dovrà impegnarsi non solo a espletare le attività di tirocinio, ma anche a inserire nella rete dei servizi socio-assistenziali e formativi i componenti dell'intero nucleo di appartenenza, al fine di innescare processi inclusivi globali e condivisi.

Proseguono in questi giorni gli incontri concertativi e organizzativi con la struttura regionale per l'attuazione del ReD e con l'Ufficio di Piano di Corato, che mantiene la titolarità della gestione dell'intera procedura.

Il commento

«Per il nostro ente – spiega la vicesindaco con delega alle Politiche sociali Monica Montaruli – si tratta di un impegno particolarmente rilevante: stiamo valutando una nuova organizzazione per comporre delle équipe di progetto che possano avviare la presa in carico dei primi beneficiari, e siamo inoltre in attesa dell'individuazione del personale di supporto che ci sarà assegnato grazie al bando Pon Inclusione. Auspico la massima collaborazione dei cittadini, dei patronati, dei rappresentanti di piccoli gruppi di cittadini, delle associazioni e delle aziende, affinché le iniziali e comprensibili difficoltà di avvìo di un intervento a elevata complessità gestionale, quale il Sia/ReD, non ne indeboliscano l'apporto innovativo nell’ambito delle politiche locali di contrasto alla povertà». 

mercoledì 15 Febbraio 2017

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