Attualità

Tutti insieme per formare una “città educante”

La Redazione
L'Amministrazione ha chiamato a raccolta ​le associazioni, le scuole e i servizi sociosanitari​ per definire strategie comuni di intervento e prevenire comportamenti "devianti" da parte dei minorenni​
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Un momento di riflessione condiviso con tutte le agenzie formative del territorio per definire strategie comuni di intervento in grado di prevenire comportamenti “devianti” da parte di minori in età preadolescenziale e adolescenziale, per coinvolgere in una dimensione di corresponsabilità l’intera comunità. Questa esigenza, rilevata da più parti e a più riprese nei mesi scorsi all’indomani degliepisodi di vandalismo commessi da minori a Ruvo di Puglia e causa di profondo sconcerto in città, vede in questi giorni una risposta importante.

L’Amministrazione, infatti, si fa promotrice di un processo partecipato sul tema “Educazione diffusa, aspirazioni per una città educante” aperto ad associazioni di volontariato, scuole e personale dei servizi sociosanitari e finalizzato a definire un modello di intervento che metta al centro dell’interesse pubblico l’infanzia e l’adolescenza e tuteli la dignità, il protagonismo e il diritto delle persone.

La prima tappa di questo importante percorso sarà un seminario di formazione gratuito destinato a un gruppo misto composto da insegnanti, educatori e rappresentanti dei servizi territoriali selezionati attraverso un avviso che scadrà il prossimo 7 giugno, organizzato dagli Assessorati comunali alle Politiche sociali e alla Cultura e Politiche educative, in programma dal 14 al 16 giugno.

Il seminario, i cui contenuti sono stati definiti anche sulla scorta delle sollecitazioni raccolte da più parti e del lavoro prodotto da alcuni tavoli tematici tenutisi nel corso dell’inverno, servirà a definire una base di partenza comune per i diversi soggetti coinvolti nel progetto, con l’obiettivo finale di redigere un manifesto possibile per l’educazione diffusa a Ruvo di Puglia.

Il programma della tre giorni è stato illustrato nel corso di un incontro don le associazioni e i soggetti interessati.

«Il nostro obiettivo – dicono gli assessori alle Politiche sociali Monica Montaruli e alla Cultura Monica Filograno – è quello di creare intorno ai minori maggiormente esposti a rischio di devianza un clima di coinvolgimento e di attenzione, al di fuori dei luoghi tradizionali di cura (la scuola, i centri minori…) affiancando loro figure di riferimento altre, abbattendo i muri delle relazioni educative e creando un clima empatico che li renda protagonisti di azioni positive. Vorremmo sperimentare una nuova modalità innovativa di presa in carico dei minori di età in cui si senta coinvolta la città intera.

Siamo al lavoro, insomma, per costruire un’alleanza sociale accessibile e aperta a tutti i soggetti territoriali del pubblico e del privato sociale. La partecipazione dell’intera comunità alla soluzione di problemi collettivi e la condivisione delle responsabilità nelle azioni qualificanti è e resta per noi fondamentale: un futuro migliore per i nostri giovani passa attraverso un lavoro da fare insieme giorno dopo giorno».

sabato 1 Giugno 2019

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