L'approfondimento

Conti in ordine al Comune di Ruvo di Puglia, Chieco: «Più serenità per altri progetti»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Per il Sindaco e l'assessore alle Finanze, Rocco Marone, si tratta di un primo significativo passo per rendere il bilancio del Comune adeguato alle necessità della comunità
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Nell’ultimo Consiglio Comunale, lo scorso 4 agosto, è stato approvato lo schema di rendiconto di esercizio 2019: per la prima volta dal 2015 – da quando è stato istituito – il “Fondo Residui Attivi di Dubbia Esigibilità” (Rade) è inferiore all’avanzo di amministrazione di 288.000 euro.

Un segno positivo che consente di recuperare per il 2019 una quota annuale di ripiano del disavanzo pari a 170.000 euro.

In tutto, sono disponibili 458.000 euro che consentiranno di fare manutenzioni straordinarie urgenti su strade, immobili pubblici e garantire altri servizi essenziali.

Il sindaco Pasquale Chieco è molto soddisfatto per questo risultato raggiunto e usa immagini calcistiche per descrivere quello che dovrebbe essere il primo passo verso un bilancio comunale da manuale.

Incontro il Primo Cittadino e l’assessore alle Finanze Rocco Marone, nella sede temporanea del Comune, nell’ex Pretura di via Amendola.

«L’amministrazione Ottombrini ha parato il rigore; la nostra Amministrazione ha fatto gol» dice, riconoscendo al suo predecessore, Vito Ottombrini, il merito di aver evitato il default nell’estate del 2015.

All’epoca, il bilancio 2014 vedeva un avanzo di amministrazione pari a 1,5 milione di euro, ma la legge del 2001 stabilì che dal 1° gennaio 2015 gli enti dovessero attualizzare i sistemi contabili, impedendo di inserire nel bilancio vecchi crediti non più esigibili. Quindi avevano l’obbligo di creare un fondo crediti di dubbia esigibilità che richiedeva risorse economiche.

«L’introduzione del fondo Rade nel 2015 fu causa di mille problemi, tecnici e politici, tra l’altro – commenta Chieco -. Per questo è stato intrapreso un percorso di risanamento, tra mille difficoltà, sotto la guida dell’assessore Marone attraverso azioni messe in campo dall’Amministrazione, come la soluzione di alcune controversie relative alle vicende dei comparti e delle cooperative (nel corso di questa consiliatura sono stati conclusi accordi con le cooperative dei comparti I e L, restano da definire quelli riguardanti i comparti C e M), un’accurata attività di accertamento sui residui e alcune alienazioni; e la chiusura anticipata di cinque vecchi mutui».

«Gli effetti si vedranno – gli fa eco l’assessore Marone – negli anni a venire».

Lo stesso Marone, poi, mostra una tabella (nella gallery) in cui è illustrata la progressione dei parametri finanziari più significativi degli ultimi cinque anni:

«I numeri di questo rendiconto – spiega – descrivono un’Amministrazione che lavora con serietà e nel rispetto delle norme anche in un momento di grande incertezza come quello che il paese sta attraversando a causa dell’emergenza Covid, e che ha saputo supplire alla scarsità delle risorse con la perizia e la capacità di intercettare ingenti finanziamenti esterni, statali e regionali per finanziare progetti validi».

«I problemi, peraltro,- prosegue – in questi anni non sono mancati: questo miglioramento nei conti dell’Ente infatti, è stato raggiunto nonostante i pesanti oneri e le spese non preventivabili derivanti dai numerosi contenziosi giudiziari tutti relativi a tempi molto lontani. Spese impreviste che sono state onorate in gran parte nonostante tutto e che sono comunque costate al Comune di Ruvo di Puglia oltre 2.500.000 euro in quattro anni.

Ora guardiamo al futuro: il prossimo obiettivo deve essere quello di portare in attivo anche la voce sul disavanzo complessivo di amministrazione.

Sono stati chiusi, intanto, con estinzione anticipata, cinque mutui della Cassa Depositi e Prestiti».

Ora che i conti sono in ordine, quali azioni si metteranno in campo?

«Con i conti in ordine – spiega Chieco -, siamo oggi nelle condizioni di programmare con serenità. Stiamo pensando a un finanziamento e a un nuovo mutuo pari a 1 milione di euro per sistemare le strade e gli immobili comunali: ce ne occuperemo a settembre.

E proprio a proposito delle strade, voglio aggiungere che sino a ora non eravamo in grado, causa la scarsità di risorse, di programmare una manutenzione straordinaria strutturata. Con il poco che avevamo, dovevamo pensare a piccoli interventi di urgenza: il rattoppo di una buca, la sistemazione di un marciapiede.

Un altro problema che risolveremo è quello di “Ruvo poco illuminata”: questo con un bando innovativo che avrà ricadute positive sulle finanze dell’ente in termini di economicità e risparmio. Anche qui: con le risorse esigue, dovevamo intervenire per risolvere i problemi urgenti: sostituzione di una lampada, etc. con risultati scarsi perché l’impianto è obsoleto.

Un’altra questione che ai ruvesi sta a cuore è la gestione dei rifiuti: a inizio agosto è partita la Sanb, che condurrà a un progressivo miglioramento. E ho intenzione di contrastare ulteriormente l’abbandono dei rifiuti con azioni efficaci.

Voglio, poi, aggiungere che un altro obiettivo è il recupero del centro antico con interventi più radicali e strutturali che concilino la necessità di preservare la storia e l’arte ma, al contempo, di soddisfare le esigenze di chi ci vive e, comunque, di una famiglia dei nostri giorni. Per questo è necessario integrare le regole attuali».

Potenziamento del wi-fi? Introduzione di soluzioni innovative e invasive offerte dalla domotica? Proprio nello scorso novembre, a Palazzo Caputi, ci fu un convegno sul cohousing e sulla necessità di recuperare anche spazi nel centro antico, per renderli più fruibili, proprio attraverso la domotica, dalle persone più fragili.

A parere di chi scrive, sembra che lui voglia esserci nel momento in cui questo avverrà. Per questo chiedo se sta pensando a una ricandidatura a sindaco alle amministrative ruvesi del 2021.

Chieco sorride: «È prematuro parlarne. In questo momento penso solo a consegnare un bilancio sano alla città. Io, quando fisso un obiettivo, mi impegno a raggiungerlo. Ed è quello che è successo. E poi, abbiamo ancora tante cose da fare: tra un po’ partiranno i progetti legati alle Strategie integrate di sviluppo urbano sostenibile per la rigenerazione urbana; la Pinacoteca sarà oggetto di ristrutturazione per accogliere un museo civico in cui custodire reperti archeologici trovati nella nostra città, e conservati nei depositi della Soprintendenza a Taranto presso l’ex convento di S. Antonio e a Bari nel Centro Operativo per l’Archeologia di Palazzo Simi; previsto,poi, attraverso il Gal Murgia Più, un investimento per migliorare la viabilità rurale. Poi, potenzieremo il corpo di Polizia Municipale con quattro figure. Avrei voluto fare di più, ma le ristrettezze ce lo impedivano».

Lo stesso Marone lamentava, nei Consigli comunali che si sono svolti dalla seconda metà del 2016, l’esistenza di un bilancio ingessato, che non lasciava ampi spazi di manovra. L’obiettivo era riuscire a garantire una buona tenuta dei conti e qui, l’Assessore fa un paragone “domestico”: «La tenuta dei conti è come l’interruttore della luce in una casa: se questo non funziona, se manca corrente, non si vive bene tra le pareti domestiche. Noi siamo riusciti a farlo funzionare bene».

«Voglio ringraziare – conclude Chieco – di vero cuore l’assessore Marone, che dopo gli ottimi risultati che ha ottenuto nei suoi tanti anni alla Regione Puglia si conferma esperto di risanamenti; lo ringrazio per la serietà con cui si è messo a disposizione del nostro progetto e per il lavoro oscuro, ma incessante che con la collaborazione della direttrice Rosaria De Tommaso e dello staff dell’Area 2 del Comune di Ruvo di Puglia, fa ogni giorno nell’interesse della città».

lunedì 24 Agosto 2020

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